Tav, Salvini: "Meglio andare avanti". Palazzo Chigi: dossier non sul tavolo - Affaritaliani.it

Cronache

Tav, Salvini: "Meglio andare avanti". Palazzo Chigi: dossier non sul tavolo

Governo diviso sulla Tav. Il premier Conte stoppa i cantieri dopo le parole di Toninelli. Ma la Lega non ci sta. Fi e FdI stuzzicano il Carroccio

IL PREMIER CONTE STOPPA I CANTIERI DELLA TAV, GOVERNO DIVISO

Il premier Giuseppe Conte ferma i cantieri della Tav, la celeberrima linea alta velocità Torino-Lione che tanto fa discutere da anni, da decenni ormai. Una mossa che accontenta la linea M5s ma spiazza la Lega, da sempre favorevole al progetto. E ora il governo rischia la prima vera spaccatura su un tema caldo. Secondo indiscrezioni, nei prossimi mesi il M5s vuole accantonare per sempre l'opera lanciando un sondaggio online sulla fattibilità o meno della Tav. E le parole di Toninelli dei giorni scorsi in merito non lasciano spazio a dubbi. Il M5s la Tav non la vuole.

TAV: P. CHIGI, DOSSIER NON ANCORA SUL TAVOLO DI CONTE

Il dossier sulla Tav al momento non è ancora giunto sul tavolo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E' quanto fanno notare fonti di palazzo Chigi. Nessuna decisione dunque è stata ancora presa -spiegano le stesse fonti- e soprattutto non ci sono state valutazioni al riguardo. Il dossier è in fase istruttoria presso il ministro competente, quello delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, il quale è impegnato in una valutazione costi-benefici che poi sarà sottoposta e condivisa con il presidente del Consiglio e con l'intero governo. Ad ogni modo la soluzione sarà in linea con quella contenuta nel contratto di governo, che prevede l'impegno a "ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". 

 

IL M5S NON VUOLE LA TAV, LA LEGA Sì. RISCHIO MAXI PENALE UE

Posizione opposta per la Lega, che tra l'altro ricorda che l'addio all'opera può costare all'Italia una maxi penale da due miliardi di euro da pagare all'Ue. In tutto ciò provano a inserirsi le altre due anime del centrodestra, che provano a riavvicinarsi a Salvini alimentando la frattura, per ora solo ideologica, con il M5s. "Non puo' governare una grande democrazia industriale dell'Occidente chi - come i grillini - non si rende conto che le infrastrutture, le grandi opere, sono la pre-condizione indispensabile per la crescita. Un Governo che non ha neppure il coraggio di dire se sta con la polizia, o con gli attivisti NO-TAV che assaltano le Forze dell'Ordine e mandano gli agenti in ospedale", ha detto non a caso Silvio Berlusconi durante la riunione a Montecitorio con i parlamentari di Forza Italia, i consiglieri regionali e i sindaci del partito.

BERLUSCONI E MELONI ALIMENTANO LO SCONTRO

Anche Giorgia Meloni non sta ferma. "Per noi non è mai stato in dubbio che l'opera sia un fondamentale cantiere internazionale senza il quale il Piemonte e l'Italia perderebbero un'occasione per il futuro economico e produttivo. Per questo motivo ci auguriamo che la senatrice e i parlamentari della Lega alla Camera e al Senato firmino la nostra mozione a sostegno della Tav e per l'isolamento dei violenti arrivando altresì allo sgombero di quei centri sociali che costantemente attaccano il sito di Chiomonte, i suoi operai e le Forze dell'ordine. Siamo preoccupati della mancata indicazione dell'opera nell'accordo di Governo ma ancor di più delle ultime dichiarazioni del ministro Toninelli che di certo non sono a sostegno della Torino-Lione. Il ministro, addirittura, si è recentemente espresso in dichiarazioni che suonavano come legittimazione politica di un movimento 'No Tav' che stenta ad isolare i facinorosi. Ci auguriamo che la Lega sia la parte responsabile di questo Governo e aderisca al documento di FDI mettendo fine ad un'ambiguità sul tema che rischia di danneggiare il nostro territorio in maniera irreversibile". È quanto dichiarano in una nota i parlamentari di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, Carlo Fidanza, Andrea Delmastro e Monica Ciaburro.