Cronache
Tav, l'Unione Europea: "Basta ritardi, l'Italia rispetti l'accordo"
Sulla Tav la Commissione europea "si aspetta che il progetto sia concluso secondo l'accordo"
Sulla Tav la Commissione europea "si aspetta che il progetto sia concluso secondo l'accordo". Lo ha detto un portavoce della Commissione, Enrico Brivio, dopo l'incontro tecnico di ieri tra i funzionari del Mit e quelli della commissione. "La nostra posizione sulla Torino-Lione rimane la stessa. La Torino-Lione e' un importante progetto per la Francia, per l'Italia e per l'Europa", ha spiegato il portavoce. La Commissione si aspetta che "l'Italia rispetti l'accordo di finanziamento". Il portavoce ha sottolineato di non poter escludere una richiesta al governo di rimborsare i fondi gia' versati per la Tav.
"Per l'Unione Europea questo e' un progetto transeuropeo necessario per unire le regioni e rafforzare la coesione economica e sociale in Europa. E' un progetto di solidarieta' e unita'", ha detto il portavoce della Commissione. "Vista la sua dimensione strategica europea e il contributo per andare verso mezzi di trasporto piu' sostenibili e l'impatto ambientale positivo, il progetto e' cofinanziato dal bilancio Ue. Come ogni altro progetto finanziato dalla Connecting Europe Facility e' basato su un accordo di finanziamento (grant agreement). Il progetto e' in corso e per noi e' importante che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completarlo in tempo in linea con l'accordo di finanziamento". Il portavoce ha sottolineato che "la Commissione prende molto seriamene tutte le preoccupazioni sociali economiche e ambientali" e "si aspetta che il progetto sia concluso secondo l'accordo. Se una delle parti ha una posizione ufficiale diversa, deve innanzitutto e soprattutto parlare con l'altra parte". Quanto all'incontro di ieri sullo studio costi benefici, il portavoce ha ricordato che la Commissione ha ricevuto il documento la scorsa settimana. "Lo studio e' stato presentato ieri in un incontro tecnico informativo tra funzionari della Commissione e funzionari delle autorita' italiane e non abbiamo commenti sul suo contenuto". Tuttavia "la Commissione ha gia' detto chiaramente alle autorita' italiane che ulteriori chiarimenti sono necessari nei prossimi giorni, il piu' preso possibile, per chiarire come l'Italia intende rispettare l'accordo di finanziamento", ha avvertito il portavoce.
Tav, Ue: più passa tempo più aumentano rischi su fondi
"Piu' passa il tempo, piu' e' alto il rischio" che la Commissione europea decida di tagliare i finanziamenti per la Tav riallocandoli a altri progetti o che esiga dall'Italia la restituzione dei fondi gia' versati. Lo ha detto un portavoce della Commissione, Enrico Brivio, rispondendo a una domanda sulle conseguenze di una sospensione del progetto. "Ci aspettiamo che l'Italia rispetti l'accordo di finanziamento o che comunichi e chiarisca la sua posizione sul modo in cui intende rispettarlo", ha ribadito il portavoce.
"Come ogni altro progetto della Connecting Europe Facility" anche nel caso della Tav "ritardi nel progetto e nella sua attuazione possono portare a una riduzione del finanziamento in linea con il principio 'use it or lose it' (usalo o perdilo)", ha spiegato il portavoce. "Ci sono 813,8 milioni che sono sai approvati per la prima fase dei lavori. E questa somma e' condizionata ai progressi realizzati sui siti di costruzione". Secondo la Commissione, la Tav sa gia' subendo "crescenti ritardi" per la decisione del governo italiano di sospendere alcuni appalti importanti. "La situazione e' monitorata da vicino dalla Commissione europea", ha ricordato il portavoce. "A seconda dell'evoluzione nei prossimi giorni e settimane, potrebbe essere necessario prevedere cambiamenti all'accordo di finanziamento per modificare la portata dell'azione e il livello del contributo finanziario", ha detto il portavoce. "La Commissione non puo' escludere di richiedere la restituzione del contributo gia' sborsato, se non puo' essere speso in linea con le scadenze dell'accordo di finanziamento e in linea con il principio 'use it or lose it'". Secondo il portavoce, "visto che il calendario non e' gia' rispettato, piu' passa il tempo piu' alto e' il rischio che alcuni fondi siano riallocati in futuro".