Cronache
Terrorismo internazionale: blitz Polizia di Stato, dieci arresti
Ros, cellula pianificava attentati in Italia - Al centro delle indagini dei carabinieri del Ros che hanno portato all'arresto di due maghrebini c'e' "una cellula di matrice qaedista dedita al proselitismo, indottrinamento e addestramento mediante un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati". La cellula, secondo gli investigatori, "si proponeva anche la pianificazione e l'esecuzione di attentati terroristici in Italia e in Nord Africa". Durante l'inchiesta, la collaborazione con le autorita' marocchine ha consentito di sventare, nel 2012, un attentato terroristico al Mawazine Festival di Rabat.
Arrestati i parenti di Maria Giulia Sergio "Fatima". L'italiana ricercata e gia' in Siria - Tra gli arrestati nell'ambito dell'operazione contro il terrorismo internazionale della Polizia di Stato, ci sarebbero anche alcuni parenti di Maria Giulia Sergio, 28 anni (originaria di Torre del Greco, convertita all’islam nel 2009 - prese il nome di Fatima), ricercata, partita dall'Italia quasi un anno fa e che si troverebbe in Siria con il marito combattente jihadista.
I genitori e la sorella, secondo l'accusa, sarebbero anche loro stati pronti a raggiungerla. L'attivita' investigativa, avviata lo scorso ottobre, coordinata dagli uomini della Polizia di Stato della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (DCPP/UCIGOS), anche per i profili di collaborazione internazionale - e' scritto in una nota - ha riguardato in particolare la giovane donna della coppia, cittadina italiana, che subito dopo la conversione ha intrapreso un percorso di radicalizzazione che l'ha poi spinta a partire insieme al marito alla volta della Siria, per raggiungere lo Stato Islamico e partecipare al jihad. Le attivita' tecniche condotte dalla Polizia hanno consentito di ricostruire il percorso seguito dalla giovane coppia per il raggiungimento della Siria. In particolare attraverso l'intercettazione dell'utenza, in uso ad un coordinatore dell'organizzazione dei foreign fighters dello Stato Islamico, e' stato possibile ricostruire l'attivita' di smistamento degli stranieri che da varie parti del mondo partono per raggiungere il Califfato.
Terrorismo internazionale: blitz Polizia di Stato, dieci arresti - E' in corso dalle prime ore di stamattina una vasta operazione della Polizia di Stato contro il terrorismo internazionale.
L'operazione, denominata "Martese", sta conducendo a numerosi arresti e perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una citta' dell'Albania.
Sono 10 le persone arrestate finora nel corso dell operazione: si tratta di 4 cittadini italiani, 5 albanesi e un cittadino canadese. Sono tutti accusati a vario titolo di associazione con finalita' di terrorismo e organizzazione di trasferimenti per finalita' di terrorismo. Le indagini sono state condotte dalla sezione antiterrorismo della Digos di Milano: secondo i primi dettagli gli indagati sono parte di due famiglie, la prima formata da italiani convertiti da qualche anno all'Islam, la seconda da cittadini albanesi residenti nel grossetano. Le due famiglie si sono imparentate con il matrimonio di una giovane coppia, e stavano organizzando un viaggio alla volta della Siria per combattere a fianco degli jihadisti.
Terrorismo: Londra; Gb, Francia e Spagna a rischio, Italia a livello 3 - Dopo la strage di Sousse il ministero degli Esteri britannici ha aggiornato la sua mappa dei Paesi a rischio attentati quest'estate. A sorpresa il Foreign Office tra i Paesi piu' a rischio, oltre ad inserire nella black list lo stesso Regno Unito nello stesso livello di pericolosita' di Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Iraq e Siria, ha aggiunto alcune mete abituali dei britannici in Europa: Francia, Spagna e Belgio. L'Italia, come Germania e Olanda, e' un gradino sotto: "rischio generale", livello 3 su una scala massima di 4 "alto rischio", che include i Paesi della black list. E' quanto riferisce il Daily Telegraph.
Tunisia: assassinio Belaid, processo rinviato a 30 ottobre - E' stato rinviato al 30 ottobre il processo a 24 imputati per l'assassinio del leader dell'opposizione tunisina, Chokri Belaid, ucciso nel febbraio 2013. Una folla di avvocati, poliziotti e giornalisti hanno preso parte all'udienza mentre fuori dal Palazzo di Giustizia di Tunisi decine di persone manifestavano contro il terrorismo. Belaid, feroce critico del partito islamista Ennahda, all'epoca al potere, venne ucciso a colpi d'arma da fuoco il 6 febbraio 2013. Tra le accuse contro gli imputati, "incitamento a commettere crimini terroristici" e "appartenenza a gruppi legati a organizzazioni terroristiche", ha fatto sapere uno degli avvocati della difesa. Sono inoltre sospettati di aver passato informazioni e fondi a persone note per "attivita' terroristica", cosi' come armi ed esplosivo.