Cronache
Testamento biologico: "Rifiutare le cure è un diritto del paziente”
Biotestamento: Prestigiacomo, la legge è un atto di civiltà
BIOTESTAMENTO: PRESTIGIACOMO, LA LEGGE ATTO DI CIVILTA'
"Votero' Si', l'approvazione sarebbe un atto di civilta'. I cittadini chiedono chiarezza e io penso sia urgente dare loro una risposta. Nessuno puo' decidere del nostro corpo se non noi stessi". Cosi', intervistata dal Corriere della Sera, Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia, anticipa il suo voto oggi alla Camera sulla legge sul Biotestamento. "Spero che venga lasciata liberta' di coscienza", sottolinea. "Dare un'indicazione su un tema delicatissimo come questo, etico per eccellenza, lo vivrei come un atto di violenza ideologica. All'interno di ogni partito ci sono differenti sensibilita' da rispettare. Basta con atteggiamenti da medioevo". "Da liberale mi sono chiesta se non debba restare una zona grigia dalla quale lo Stato dovrebbe rimanere fuori. Certo, sarebbe piu' facile non pronunciarsi, ha fatto comodo a parecchi. Penso invece che sia il momento di affrontare il problema e riconoscere a ogni individuo la liberta' di scegliere per quando non sara' piu' in grado di farlo. E' questa l'autodeterminazione". "L'eutanasia non c'entra niente", precisa, "e sarei contraria".
TESTAMENTO BIOLOGICO: I PUNTI PRINCIPALI DEL BIOTESTAMENTO
“Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile” riguardo a diagnosi, prognosi, benefici e rischi delle terapie.. Chiunque sia maggiorenne e capace di intendere e di volere può, attraverso le Dat, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, e può lasciare scritto preventivamente “il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari”.
Tra queste scelte, la legge comprende anche nutrizione e idratazione artificiali. E’ prevista la nomina di un fiduciario che parli a nome del paziente e si relazioni con i medici. Il dottore è tenuto al rispetto delle Dat, e può modificarne le indicazioni “solo in accordo con il fiduciario”, nel caso nuove terapie non prevedibili al momento della Dat possano “assicurare possibilità di miglioramento delle condizioni di vita”. Per i minori si applicano gli stessi principi, ma a esprimere il consenso sono i genitori. Per gli incapaci si esprime il tutore che decide “sentendo l'interdetto ove possibile”. Se non è stata lasciata una Dat, e il rappresentante legale del paziente incapace si rifiuta le cure mentre il medico propende per proseguirle, la decisione finale “è rimessa al giudice tutelare”. Il testamento biologico si può compilare per iscritto, ma anche con videoregistrazione.
BIOTESTAMENTO: LE DAT - DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO
La parte più discussa del testo sul testamento biologico è rappresentata dalle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), che prevedono la possibilità di decidere sulle proprie cure mediche future, ipotizzando il caso che ci si trovi nell'impossibilità di poter esprimersi. Tra le opzioni anche quella di rinunciare a nutrimento e idratazione.
Testamento biologico: Fioroni, è una legge sull'eutanasia
"E' un testo sull'eutanasia, non sulle dichiarazioni anticipate di volonta'. Sarebbe stato piu' dignitoso ammetterlo anziche' usare una forma ipocrita". Lo dice al Corriere della Sera Giuseppe Fioroni, rappresentante dell'area cattolica del Pd, motivando il suo No alla legge sul Biotestamento che oggi approda in Aula alla Camera. "Il problema e' il carattere vincolante del testamento per il medico. I sanitari non potranno discostarsi da quanto e' stato scritto. Oltre al fatto che vengono inclusi tra i trattamenti suscettibili di essere interrotti l'idratazione e la nutrizione artificiali", spiega. "Significa che nel terzo millennio faremo morire di sete e di fame i pazienti, sebbene sotto sedazione profonda. C'e' ipocrisia anche quando viene chiamato in causa il principio di autodeterminazione". "Il risultato e' che viene procurata la morte in modo non compatibile con la dignita' umana e che la fine puo' arrivare a giorni di distanza dal momento dello stop".