Cronache
Tinder: ragazza scopre su Tinder l’ex ragazzo e lo uccide
Omicidio passionale web 2.0: ragazza scopre il suo ex sulla chat di incontri Tinder e lo uccide
Tinder hot: una donna scopre che l’ex ragazzo ha utilizzato l’app social: 36 pugnalate contro l’ex
Una donna ha pugnalato e ucciso il suo ex-ragazzo colpendolo con furia omicida dopo aver scoperto che lui aveva utilizzato la chat di incontri Tinder per conoscere altre donne. L’omicidio è avvenuto cinque mesi dopo la fine della loro storia d’amore. Si tratta di uno degli omicidi più efferati; il ragazzo, infatti, un 36enne di professione dj è stato colpito ben 36 volte.
Tinder social app, l’omicidio passionale: arrestata donna che uccide l’ex ragazzo. Ecco tutta la dinamica dell’omicidio
Ad essere stata travolta dalla gelosia è una commessa inglese che non ha proprio gradito il fatto che l’ex ragazzo 23enne avesse potuto utilizzare la chat di incontri per conoscere altre donne. Come riporta la fonte inglese Metro.uk. Begum - questo il nome della donna incriminata - sarebbe uscita di nascosto fuori dalla finestra di casa sua alle 6 del mattino, avrebbe preso un taxi per andare a casa del fidanzato Pietro a Canning Town, nella zona est di Londra. Qui la donna lo avrebbe pugnalato a morte indirizzandogli 36 colpi; subito dopo avrebbe deciso di fuggire con il telefono di Pietro. Questo perché Begum avrebbe deciso di nascondere le prove. La donna, infatti, ha utilizzato quel telefono nei giorni successivi all’omicidio, e ha tentato di chiamarlo sei volte nel tentativo di coprire le proprie tracce. Il suo corpo è stato ritrovato tre giorni dopo.
Begun si è difesa davanti ai giurati dicendo di aver incontrato Pietro - che lavorava in una paninoteca di Canary Wharf -nel gennaio 2016. Ha poi affermato di aver iniziato un rapporto d’amore che è durato un anno, ma alla fine i due si sarebbero lasciati a gennaio di quest'anno, perché lei sospettava già un tradimento.
Begum si è difesa sostenendo di esser andata a casa di Pietro il giorno dell'omicidio per discutere di tornare insieme ma la sua richiesta di autodifesa è stata respinta dalla giuria. Per lei, la pena in carcere è di almeno 20 anni.