Torino, 11 migranti espulsi dopo le violenze e gli scontri al Cpr
Gli agenti hanno sequestrato spranghe, cavi, lamette e accendini
Torino, 11 migranti espulsi dopo le violenze e gli scontri al Cpr
Undici ospiti del Cpr (Centro permanente per il rimpatrio) di Torino – nello specifico otto tunisini e tre marocchini – sono stati espulsi dal territorio nazionale a seguito della rivolta scoppiata all’inizio del mese di agosto all'interno della struttura, sita in corso Brunelleschi. Continuano le indagini della Questura di Torino sull’accaduto e gli agenti proseguono nel visionare le immagini delle telecamere a circuito chiuso per comprendere chi siano gli autori della rivolta.
Gli agenti hanno sequestrato spranghe, cavi, lamette e accendini
Il 6 agosto scorso un gruppo di migranti, ospiti del Cpr di Torino aveva danneggiato e imbrattato muri e finestre e aveva lanciato mattoni, chiodi, vetri e frammenti metallici contro le forze dell’ordine. Alcuni, poi, avevano dato fuoco a materassi e masserizie e, successivamente, si erano sporti dal tetto minacciando di ferirsi con dei cocci di vetro. Anche la settimana dopo, l’11 e il 12 agosto, si erano verificati altri episodi di violenza. Le aree del Cpr sono state ripristinate e le forze dell'ordine della Questura di Torino hanno sequestrato quattro spranghe in metallo, realizzate con delle coperture di tetti, di porte e di finestre, una guarnizione di gomma tratta da una finestra, un cavo in metallo ricavato da una cabina telefonica, 20 accendini, 15 lamette, 19 pezzi di plastica appuntiti, 7 bulloni, una punta di trapano, 4 tagliaunghie in metallo, 4 pugnali artigianali, 10 frammenti di metallo e in cemento. La polizia ha anche trovato numerose corde di lenzuola e coperte utilizzate per scavalcare le recinzioni.