Cronache
Trans trovata morta in un cassonetto a Brescia. La foto choc della trans!
Brescia, transessuale, Marta Baroni, trovata morta in un cassonetto a Torricella
Trans senza vita trovata in un cassonetto Torricella.
Brescia, la salma giaceva nel deposito del verde. Sul corpo non ci sarebbero tracce di violenza. Riserbo sulle indagini, ma si segue la pista di un'auto.
Una transessuale di 34 anni residente a Brescia, Marta Baroni, è stata trovata senza vita nel cassonetto per lo sfalcio del verde in via Torricella, nel quartiere omonimo, nella giornata di mercoledì 24 agosto.
Il macabro ritrovamento è stato fatto da alcuni operatori ecologici, che hanno scorto la salma coperta da erba e foglie trascinata dagli artigli metallici del “ragno” di un camion della società Sanitaria Servizi, che si occupa dello svuotamento dei cassonetti per conto di Aprica.
I primi esami non hanno rilevato sul corpo segni di traumi né di violenza. Pare che la madre, il giorno prima, avesse denunciato la scomparsa della figlia che non era più stata vista né sentita al telefono da sabato scorso.
Da qualche tempo madre e figlia vivevano insieme a Urago Mella, nelle case dell’Aler in via Tredicesima, mentre Marta aveva abitato fino al 2012 a Cavernago, un paese della Bassa Bergamasca dov’era proprietaria del People Studio Photo.
Marta Baroni infatti faceva la fotografa, ma aveva avuto in passato esperienze di modella, dopo aver deciso di cambiare il proprio stato civile da uomo a donna.
Nella borsetta della povera ragazza, recuperata accanto al corpo, sono stati trovati farmaci antidepressivi piuttosto forti e il fisico della poveretta appariva magrissimo, quasi sofferente.
Massimo riserbo sulla vicenda da parte dei carabinieri, che stanno coordinando le indagini, anche se sarà l’autopsia a dare le prime risposte alle molte domande.
Non si esclude la possibilità che il corpo senza vita si trovasse nascosto tra i rami e le foglie da qualche giorno, forse proprio dal sabato precedente.
I militari hanno già esaminato le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, scoprendo la presenza di un’automobile che sarebbe entrata verso le 22 nella piazzola di via Torricella rimanendovi per qualche minuto.
Gli investigatori stanno cercando di capire se la ragazza, vittima di un malore, si sia infilata da sola nel cassonetto (che ha le sponde basse, facilmente scavalcabili), magari per riposare o cercare una specie di giaciglio, oppure se vi sia stata depositata da qualcuno dopo che aveva già perso la vita per cause che solo il medico legale potrà chiarire.