Trattativa Stato-mafia: Di Matteo e Caselli si scordano Calamandrei - Affaritaliani.it

Cronache

Trattativa Stato-mafia: Di Matteo e Caselli si scordano Calamandrei

Pietro Mancini

12 anni di carcere per il generale dei CC, Mario Mori, 79 anni, e per Marcello Dell'Utri, 77 anni, ex senatore di FI, detenuto, e gravemente malato, dopo una pesante condanna per "concorso esterno in associazione mafiosa". 8 anni per Massimo Ciancimino, 55 anni, il figlio, bugiardone, dell'ex Sindaco dc, mafioso, di Palermo, don Vito (1924-2002). Stangato anche il boss Bagarella, 76 anni. Assolto Nicola Mancino, 86 anni. Le insistenti telefonate e i messaggi, durante l'inchiesta, dell'ex ministro dc a Loris D'Ambrosio, allora consigliere giuridico del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, 93 anni, provocarono molte polemiche. E il Presidente affermò che l'alto magistrato- che venne a mancare nel 2012, a 65 anni, a causa di un infarto- era stato "ferito a morte da una campagna violenta e irresponsabile".

 Dopo 5 anni di processone, è stata emessa, ieri, la sentenza sulla presunta trattativa tra lo Stato e alcuni boss, nei primi, drammatici anni 90. Un tentativo, molto discusso, di vergare, nelle Procure e nei tribunali, la "vera storia italiana".

Non il primo. Mettendo sotto accusa lo statista dc, Giulio Andreotti (1919-2013), l'allora Capo della Procura di Palermo, Gian Carlo Caselli, 79 anni, si propose di riscrivere la "vera storia del Paese", come intitolò il volumone con la requisitoria della pubblica accusa, nel dibattimento con alla sbarra il sette volte premier. "Zu Giulio"-che sopportò un lungo calvario giudiziario, prima di essere assolto e, per alcune imputazioni, "prescritto"- fu persino "mascariato" da un "pentito", don Balduccio Di Maggio, 64 anni, non credibile come Ciancimino junior, per un presunto bacio, sempre negato, allo spietato Capo di Cosa Nostra, Totò Riina (1930-2017).

Evidentemente, nè Caselli nè i suoi colleghi, Antonio Ingroia, 59 anni, e Nino Di Matteo, 57 anni-che hanno istruito l'interminabile inchiesta e il lungo dibattimento sulla presunta, inquietante trattativa Stato-mafia, allo scopo di "rischiarare la storia politica, con mezzi coercitivi"( il Pm Vittorio Teresi dixit)-hanno mai letto, o non la condividono, l'affermazione di Piero Calamandrei (1889-1956), politico, avvocato e giurista, nonché uno dei fondatori del Partito d'azione : "Lo storico può esplorare il mondo, senza limiti di tempo e di luogo. Ma questa esplorazione è inibita al giudice !".