Cronache

Trevignano, veggente diserta per la prima volta la preghiera ma non gli adepti

Di Giuseppe Vatinno

La Chiesa ha negato le apparizioni mariane ma la signora Gisella non demorde e vuole parlare con il vescovo

Trevignano, veggente diserta per la prima volta la preghiera ma non gli adepti

Come ogni tre del mese alle 15 ieri ci si aspettava che la supposta veggente di Trevignano, la signora Gisella, cadesse in estasi mistica ed entrata in contatto con la madonna riferisse quello che le aveva detto magari anche notizie e novità dottrinali, visto il periodo pasquale. In realtà però ieri a pregare al campo delle Rose lei non c’era ma c’erano unicamente i suoi fedeli. Come mai? Perché rispetto al passato c’è stata una novità e cioè la Chiesa cattolica romana ha sancito che non si tratta di un fenomeno supernaturale, insomma la Chiesa, tramite il suo vescovo ha detto che non si tratta di apparizioni riconosciute dalla Chiesa. Noi ci si amo occupati più volti di questo strano caso, ad esempio qui (recupera l'articolo). 

Il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi ha dichiarato: “Dopo un congruo periodo di attento discernimento e ascoltate le testimonianze provenienti dal territorio e avvalendosi di una Commissione di esperti formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e della consulenza esterna di alcuni specialisti, considerata la figura di Maria nella tradizione della Chiesa e nella viva fede de popolo di Dio, la diocesi ha decretato la non soprannaturalità dei fatti in questione (Constat de non supernaturalitate). Inoltre nel documento la signora Gisella è ritenuta “inattendibile e autoreferenziale”.

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Ed era ora che giungesse questa presa di posizione ufficiale del Vaticano dopo anni di attesa. Che il fenomeno fosse falso era del resto autoevidente ed anche di basso livello. Si pensi ad esempio al cosiddetto “miracolo degli gnocchi” che -a sentire i protagonisti- era consistito nel miracoloso moltiplicarsi di gnocchi nel frigo della signora Gisella che scimmiottava la moltiplicazione dei pani e dei pesci sul lago di Tiberiade.

I punti tecnicamente contestati sono stati: “a) Le lacune nella testimonianza di Gisella Cardia che, pur sotto giuramento davanti a Dio, non ha riferito alla Commissione elementi da lei stessa fatti conoscere in interviste televisive; b) le contraddizioni interne alla testimonianza di Cardia, che nega risolutamente di avere il compito, al momento della scrittura dei presunti messaggi sovrannaturali e della loro divulgazione, di comprenderli (ella trascrive e non interpreta) salvo poi, in alcuni casi, procedere alla loro spiegazione al fine di superare le critiche oggettive di bizzarria e non conformità alla fede cattolica; c) l’aperta contraddizione tra la testimonianza di Cardia e quella del vescovo emerito Romano Rossi  in merito ad una presunta lacrimazione di una statuetta della Vergine nelle mani di quest’ultimo, cosa che egli nega in maniera categorica e irremovibile; d) la non concordanza delle testimonianze di Cardia e del marito Gianni Cardia con quanto riportato da altri testi in merito allo svolgimento dei fatti: si veda, ad esempio, la differente posizione rispetto a don Francesco Asti il quale, a detta della presunta veggente, avrebbe riconosciuto, presente il vescovo, la soprannaturalità del fenomeno, cosa questa decisamente smentita dallo stesso don Asti; e) anche se la testimonianza della presunta veggente e del marito è in discordanza, in molti casi, con testimoni esterni, in differenti passaggi delle interviste la narrazione dei due coniugi è totalmente coincidente. È noto che nel riportare un fatto, fonti differenti leggono e riportano lo stesso evento con sottolineature diverse: il fatto che si tratti di narrazioni pressoché identiche lascia dubbi sulla loro autenticità”.

Dunque questa volta la santona, come la chiamano ormai in molti, ha preferito non provocare ulteriormente la Chiesa e ubbidire e sottomettersi al vescovo. "La Signora Gisella Cardia non sarà presente alla preghiera del 3 aprile 2024 per dimostrare fattivamente la sua comunione con la Chiesa cattolica. Così facendo, infatti, auspica di poter aprire un nuovo dialogo con il vescovo. Chiede pertanto a tutti i fedeli di accompagnare questo delicato momento con la preghiera significando che il suo cammino non si ferma ma al contrario continua in obbedienza alla voce dello Spirito che invita a un tempo di silenzio e di preghiera”. Il pericolo di questa strategia è che l’ex veggente cerchi unicamente di accreditarsi come una interlocutrice valida per le autorità ecclesiastiche, “aprendo un nuovo dialogo”, come lei stessa afferma nel comunicato. Il motivo di questa trattativa non è dato di sapere, probabilmente la signora Gisella vuole ottenere qualcosa e non andarsene a mani vuote dopo tanta fatica. Staremo a vedere. Nel frattempo, almeno, si à messa temporaneamente fine a questa farsa anche perché ora, dopo il pronunciamento del vescovo, ci sono anche più strumenti per intervenire legalmente.