Cronache
Tricase nella bufera, cittadinanza a Segre. Ma nel 1924 fu data a Mussolini
Vittima e carnefice premiati allo stesso modo nel comune leccese. Duro scontro in Consiglio. Ma i partiti di destra non vogliono revocare il premio al Duce
Tricase nella bufera, cittadinanza a Segre. Ma nel 1924 fu data a Mussolini
Un piccolo paese in provincia di Lecce è al centro della cronaca per un caso piuttosto particolare. Il comune di Tricase, infatti, ha deciso premiare lo scorso 21 febbraio 2020, la senatrice Liliana Segre, conferendole il premio di cittadina onoraria, come simbolo della lotta contro le leggi razziali e come testimonianza della deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau. Ma si è scoperto, che lo stesso riconoscimento - si legge sul Quotidiano di Puglia - era stato assegnato a Benito Mussolini nel 1924, con la motivazione riferita agli eventi storici del ventennio fascista, in particolare l'approvazione delle Leggi Razziali nel 1938 volute e adottate dall'allora capo del governo italiano. Vicende storiche in netto contrasto con quanto la città di Tricase ha deciso lo scorso anno.
Nell'ultimo consiglio comunale, - prosegue il Quotidiano di Puglia - tra i 13 punti all'ordine del giorno, anche la richiesta dei consiglieri di minoranza per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, «La mozione nasceva dalla contraddittorietà di avere in contemporanea la cittadinanza onoraria a chi fu vittima e contestualmente a chi ne fu il carnefice. Dalla mozione si è quindi passati alla discussione in consiglio, che ha coinvolto maggioranza e minoranza, con qualche ruggine che tra nuovi e vecchi alleati attualmente su schieramenti opposti. Sarà il tempo e probabilmente l'assise cittadina a dire quindi, se Tricase confermerà il riconoscimento come avvenuto a Salò, oppure opterà per la revoca della cittadinanza onoraria al Duce, come deciso dai consigli comunali delle città di Empoli e Mantova.