Cronache

Uccide moglie e suocera nel Tarantino, poi si impicca a un albero

Dopo aver dato l’allarme ai carabinieri confessando il duplice delitto Granata aveva annunciato che sarebbe scappato per farla finita

Duplice omicidio e suicidio nel Tarantino. Trovato impiccato

È stato trovato morto suicida questa mattina il responsabile del duplice omicidio di ieri, 15 marzo, a Massafra, nel Tarantino. Il 61enne Antonio Granata, potatore, che ha ammazzato in casa la moglie Carolina Bruno, di 65 anni, e la suocera Lorenza Addolorata Carano, di 92, si è impiccato. Il gesto ha avuto luogo a Palagiano, centro poco distante da Massafra. L'uomo aveva ucciso moglie e suocera colpendole alla gola con un coltello e anche, sembrerebbe, con un attrezzo da lavoro (forbici o cesoie) e ferendole alla testa, nel tardo pomeriggio di ieri. La coppia condivideva l'appartamento con la suocera e non aveva figli.

Dopo aver dato l’allarme ai carabinieri rivelando di aver compiuto un duplice delitto, Granata ha annunciato che sarebbe scappato per uccidersi. L'uomo si è allontanato con la sua auto, una Seat Ibiza: ha staccato il telefono e ha fatto perdere le tracce. Il suo cadavere è stato trovato a Palagiano stamane dopo le 8. Già dopo il duplice omicidio, era scattata una vasta battuta dei carabinieri che aveva interessato tutta l’area di Massafra e vicinanze, un territorio caratterizzato da gravine e dirupi. Granata - secondo quanto si è appreso - ha compiuto gesti autolesionistici già nel lasciare la sua abitazione: conoscenti e vicini hanno provato invano a fermarlo. Le armi del duplice delitto non sono state ritrovate nell’abitazione al pianterreno di via Da Vinci, nel quartiere San Francesco di Massafra, segno probabilmente che l’uomo le ha portate con sé. La tragedia - secondo l'ipotesi più accreditata - è scaturita dopo una nuova lite in famiglia

Il corpo di Granata è stato trovato in campagna, appeso a un albero. Sul posto è atteso il magistrato cui è affidato il coordinamento dell’indagine, il sostituto procuratore Marco Colascilla Narducci.