Vatileaks, Balda: "Consegnammo un dossier sulle finanze al Papa"
Nelle pieghe del processo Vatileaks due, cioè nelle centinaia di pagine degli atti e nelle tante ore degli interrogatori in aula, emergono anche notizie sconcertanti. Oggi, ad esempio, monsignor Vallejo Balda, il principale imputato del processo in Vaticano ma anche l'accusatore dei due giornalisti italiani Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi e della pr Francesca Immacolata Chaouqui, ha rivelato di aver confezionato con l'aiuto del suo collaboratore Nicola Maio, di Francesca Immacolata Chaouqui e del marito di quest'ultima, il consulente informatico della Cosea Corrado Lanino, un dossier contenente "notizie preoccupanti" reperite su Internet relative a persone che erano in qualche modo implicate nelle gestioni finanziarie della Santa Sede.
Questo dossier Balda ha affermato di averlo consegnato personalmente a Papa Francesco a Santa Marta e ain altro luogo del Vaticano al presidente della Commissione di vigilanza sullo Ior, cardinale Santos y Abril, in quanto "interessato" al suo contenuto. Altra notizia inattesa emersa dal processo, e in particolare dalla ricostruzione offerta dal pm Gianpiero Milano riguardo alle ipotetiche responsabilita' di Emiliano Fittipaldi, riguarda il fatto che i "guai" del cardinale George Pell, accusato in Australia di aver coperto preti pedofili, erano considerati merce di scambio nell passaggio di documenti tra lo stesso Fittipaldi e Balda (di fatto estromesso dal suo ruolo dall'avanzata di Pell come superministro vaticano dell'economia) annunciato nei messaggini messi agli atti, ma non compiuto secondo il giornalista dell'Espresso.
Colpisce che tutto questo emerga nell'aula dove quattro giudici vaticani sono impegnati per mesi in un processo su reati evidentemente non gravi e i giudici della Congregazione della Fede impegnati nella repressione degli abus sessuali in tutto il mondo sono solo 10 cin un carico ingestibile di oltre 500 processi ciascuno da smaltire. Infine nell'udienza di oggi si e' appreso che il memoriale firmato da Vallejo Balda nelle prime settimane di detenzione e' stato redatto con l'aiuto di un funzionario della Gendarmeria Vaticana che lo affianca anche nel processo come interprete. E come e' noto e' stata proprio la Gendarmeria ad avviare le indagini su Vatileaks due e a procedere agli arresti di Balda e Chaouqui con una deroga alle norme in vigore concessa dal Papa.