Cronache
Migranti liberi di entrare in Francia: "C'est la politique". Ma Parigi frena
La Francia avrebbe cambiato strategia accogliendo le richieste dell'Italia. Lo dimostra quanto successo a quattro migranti partiti da Ventimiglia con il treno e fatti scendere alla stazione di Mentone. I gendarmi li controllano ma poi, contrariamente a quanto accadeva da giorni, vengono lasciati liberi di muoversi sul territorio francese. Quando si chiede al poliziotto francese cosa stia accadendo la risposta è laconica ma esauriente: "C'est la politique". I 4 hanno raccontato di essere stati fermati alla stazione, di non avere i documenti ma che - dopo essere stati registrati alla stazione di polizia di San Luigi - sono potuti tornare liberamente verso Mentone.
Le prossime ore diranno se questa è stata solo una tregua o una scelta definitiva. Altri migranti che erano stati fermati insieme ai primi quattro "liberati" loro sono ora stati trasportati verso la Francia a bordo di una camionetta. Sembrerebbe quindi esserci stata un'inversione di modalità di gestione dei respingimenti ma non sembra questa una scelta definitiva. Infatti, molti migranti vengono ancora riaccompagnati alla frontiera con l'Italia. Sembra che la Francia stia dosando gli ingressi, anche a seguito del braccio di ferro di questa mattina quando una quarantina di profughi che i francesi volevano far rientrare in Italia non sono stati accettati dalla nostra polizia. In particolare sembra che i francesi facciano passare soprattutto persone provenienti da paesi come il Sudan per i quali è più facile ottenere il diritto di asilo.
All'agenzia Ansa un alto, ma anonimo, responsabile della prefettura delle Alpes-Maritimes ha fatto capire come la linea dei francesi non sia affatto cambiata. La stessa Questura di Imperia smentisce la notizia ma questo "dietrofront" da parte francese arriva nello stesso giorno in cui i vescovi di Parigi intervengono sulla questione migranti sostenendo la necessità di uscire dalle logiche di polizia. Lo stesso presidente Hollande ha detto che bisogna "porre attenzione ai motivi che hanno causato le migrazioni".
Da Bruxelles ha deliberato il "pugno duro" contro gli scafisti: i rappresentanti dei 28 riuniti nel Comitato politico e di difesa hanno approvato all’unanimità il piano operativo della missione militare Ue contro i trafficanti di esseri umani che prenderà il via ufficialmente lunedì.
