Cronache
Volkswagen, Angelo Bonelli (Verdi): "Controlli pagati dai big dell'auto"

di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Angelo Bonelli, leader dei Verdi, interviene sullo scandalo Volkswagen in un'intervista ad Affaritaliani.it: "E' un problema che riguarda tutta l'industria dell'auto, e i governi sapevano. Motori a scoppio nei musei, serve una 3° rivoluzione industriale".
Angelo Bonelli, che idea si è fatto dello scandalo Volkswagen?
Penso che sia un problema che riguarda tutta l'industria dell'auto e non solo Volkswagen. La discrasia tra i valori dichiarati e le prove fatte in strada coinvolge la stragrande maggioranza delle case automobilistiche. C'è uno studio fatto da Transport & Environment dove sono state analizzate le emissioni di ossido di azoto e di CO2 e praticamente tutte le case automobilistiche avevano valori superiori al limite, di 22 volte per quanto riguarda l'ossido di azoto e del 53% per quanto riguarda la CO2.
Secondo lei la cosa è stata tenuta coperta anche dalla politica?
Bisogna uscire dall'ipocrisia: i governi europei e la Commissione Europea sapevano. Era noto a tutti che c'erano delle differenze tra i test dichiarati dall'industria dell'auto e i test fatti effettivamente su strada.
Com'è stato possibile arrivare a questa situazione?
Semplice, negli Usa la certificazione sulle emissioni viene fatta dall'Epa, che ha poteri investigativi e può operare anche degli arresti. Insomma, ha una funzione indipendente. In Europa invece i controlli vengono fatti da professionisti pagati dalle stesse industrie automobilistiche. Si tratta di un passaggio centrale per comprendere la situazione.
Quindi il controllore è controllato dal soggetto che dovrebbe controllare?
Esatto. E tutto è fatto per soldi. Alle industrie automobilistiche conviene risparmiare sulle tecnologie adatte ad abbattere l'inquinamento. La lobby delle auto ha una presa molto forte su Bruxelles, l'unica voce contraria in Ue è stata quella dei Verdi. L'interrogazione di un deputato tedesco ha preceduto tutto questo scandalo. Comunque c'è un aspetto che i cittadini dovrebbero cominciare a capire: questa vicenda provoca dei danni alla salute terrificanti. L'Oms parla di 7 milioni di decessi al mondo dovuti all'inquinamento e oltre 1700 miliardi di dollari di danni da esso provocati. Questa è una brutta vicenda che mina la credibilità di un sistema industriale.
Come si esce da questo scandalo?
Bisognerebbe sfruttare questo momento per consegnare il motore a scoppoi ai musei. Ci sono tecnologie alternative che sono state volutamente frenate dalle industrie petrolifere che ora dobbiamo far emergere, come l'elettrico o l'idrogeno. La vera grande sfida è quella dell'innovazione, di una terza rivoluzione industriale.
Come giudica il comportamento del governo Renzi sulla questione?
Galletti ha detto che bloccheranno le vendite. Trucchetti di questo tipo il governo ne ha fatti tanti, mi vengono in mente i tanti decreti sulla vicenda Ilva. Qui siamo di fronte a un problema complessivo che è quello dell'atteggiamento del governo verso l'inquinamento. Non capiscono che non si tratta solo di un tema ambientale ma anche economico e sociale. Tra l'altro noi Verdi non escludiamo che potremmo costituirci parte civile nei processi che inevitabilmente si apriranno dopo lo scandalo Volkswagen. E' chiaro che si sono alzati i limiti questo ha causato danni per la salute e per l'ambiente.
Tra l'altro pare che anche le auto della Polizia possano essere tra quelle incriminate...
Se fosse vero questo evidenzierebbe come i controlli non vengano fatti neppure in luoghi che pensavamo fossero ipercontrollati. Si tratta di 200 milioni di euro di commessa, auspico che se fosse accertata una cosa simile il governo intervenga per interromperla.