Cronache

Yara, "Bossetti uccise perché respinto". Ecco le motivazioni dell'ergastolo

Yara Gambirasio, i giudici: "Omicidio per avance a sfondo sessuale. Bossetti malvagio"

Delitto Yara Gambirasio, "Bossetti uccise perché respinto sessualmente". Le motivazioni della sentenza
 

L'omicidio di Yara Gambirasio è "maturato in un contesto di avances a sfondo sessuale, verosimilmente respinte dalla ragazza, in grado di scatenare nell'imputato una reazione di violenza e sadismo di cui non aveva mai dato prova ad allora". Lo scrivono, nelle motivazioni della sentenza, i giudici della Corte d'Assise di Bergamo, che hanno condannato all'ergastolo Massimo Bossetti per "il delitto di inaudita gravità della 13enne".


Yara Gambirasio, i giudici: "Omicidio per avance a sfondo sessuale. Bossetti malvagio"


L'aggravante della crudeltà secondo i giudici "disvela l'animo malvagio" dell'imputato. "Le sevizie in termini oggettivi e prevalentemente fisici la crudeltà in termini soggettivi e morali di appagamento dell'istinto di arrecare dolore e di assenza di sentimenti di compassione e pietà".


Bossetti, il dna "assolutamente affidabile"
 

Per quanto concerne il Dna la Corte d'Assise non nutre dubbi, e smonta uno dei punti dell'accusa contestati dalla difesa. E' "assolutamente affidabile" il profilo genetico nucleare di Ignoto 1, che le indagini hanno stabilito essere Massimo Bossetti, in quanto "caratterizzato per un elevato numero di marcatori Str e verificato mediante una pluralità di analisi eseguite nel rispetto dei parametri elaborati dalla comunità scientifica internazionale".

"E' la presenza del profilo genetico dell'imputato - scrive la Corte presieduta da Antonella Bertoja - a provare la sua colpevolezza: tale dato, privo di qualsiasi ambiguità e insuscettibile di lettura alternativa, non è smentito né posto in dubbio da acquisizioni probatorie di segno opposto e anzi è indirettamente confermato da elementi ulteriori, di valore meramente indiziante, compatibili con tale dato e tra loro".