Cronache

Zelensky nell'ombra del Medio Oriente: la guerra in Palestina oscura l'Ucraina

Di Giuseppe Vatinno

Il leader ucraino è attualmente in visita in Romania per colloqui con il presidente rumeno Klaus Iohannis

La crisi arabo-palestinese minaccia di eclissare la guerra ucraina di Zelensky

Lo scoppio del conflitto arabo – palestinese mette in difficoltà Zelensky e la sua guerra ucraina che rischia di essere oscurata. Oggi il presidente ucraino si trova in Romania ma ha già cominciato a difendere la “sua” guerra ritenuta prioritaria rispetto a qualsiasi altra. Un ego narcisistico e pericoloso, quello di Zelensky, che può condurre il mondo verso la catastrofe nucleare. Il comico ucraino vede infatti con terrore il conflitto in medio oriente perché sa benissimo che lui è già stato oscurato dai media mondiali che parlano solo di Hamas e di Israele. Una vera iattura per uno come lui che vive solo di immagine e notiziabilità. Il rischio che corre è quello di sparire più o meno da quel nulla da cui proviene e che solo la guerra aveva illuminato, salvandolo, tra l’altro, da diversi processi per corruzione che stavano per cominciare.

Dicevamo che Volodymyr Zelensky oggi porta la sua “peste” in Romania, visto che è in visita a Bucarest per colloqui con il presidente rumeno Klaus Iohannis. Ha dichiarato oggi: "Ucraina è grata per il sostegno della Romania, che rafforza il nostro Stato, così come per la sua solidarietà costruttiva, che consente alle nostre nazioni di essere donatrici di sicurezza per il mondo, in particolare nella sicurezza alimentare". Ma intanto i rumeni non vedono l’ora che tolga le tende perché ogni minuto che l’ucraino di lingua russa si trova sul loro territorio rischiano di prendersi qualche bomba russa o l’attacco di qualche drone russo di fabbricazione iraniana che volteggiano spesso e volentieri sul delta del Danubio, presso il confine tra Romania ed Ucraina. Dovendosi adeguare alla nuova situazione geo – politica Zelensky non ha trovato di meglio che dichiarare: “da Hamas e Mosca stesse tattiche, non si può tacere”, paragonando la Russia ad uno Stato terrorista che però ha un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Lo ha detto in un appello video all’Assemblea parlamentare della Nato.

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L’equiparare la Russia ad Hamas dimostra l’avventatezza del leader ucraino che invece che dialogare per la pace ogni giorno cerca di inasprire il conflitto gettando benzina sul fuoco e rendendosi sempre più inviso all'opinione pubblica mondiale, che lo aveva invece inizialmente accolto positivamente e con simpatia. Si è capito che la ragione e il torto non sono così nette come il guitto di Kiev vuol mostrare ma che la questione è invece molto più complessa ed articolata. Zelensky rappresenta comunque un problema ovunque si rechi. La Romania non lo voleva ma ha dovuto cedere a input americani. La presenza di Zelensky nella Terra di Dracula è considerata con fastidio dai russi e i rapporti tra Romania e Ucraina non sono mai stati buoni, sin dai tempi sovietici e quindi prima se ne va meglio è, ragionano a Bucarest.

Del resto così è anche a Bratislava, Praga e Budapest, ma da ultimo anche a Washington e Roma attende la caduta di Biden per mollarlo. Ora Zelensky cercherà di alzare i toni del conflitto nel tentativo di riprendersi la scena che Hamas gli ha tolto. Questo rappresenta un enorme pericolo per il mondo perché il leader ucraino può veramente far scoppiare un conflitto mondiale nucleare essendo un irresponsabile.

La notizia trapelata da Washington che gli Usa si preparerebbero a svolgere test nucleari nel deserto del Nevada e la conseguente risposta simmetrica di Mosca, sono un invito a nozze per Zelensky che è l’ostacolo più rilevante al processo di pace.

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