Culture

24 Ore Cultura-Gruppo 24 ore presenta: Paul Klee. Alle origini dell’arte

di Greta Rosa

Presentata al MUDEC la mostra "Paul Klee. Alle origini dell'arte", aperta al pubblico dal 31 ottobre 2018 al 3 marzo 2019

Dal 31 ottobre 2018 il MUDEC di Milano ospiterà la mostra Paul Klee. Alle origini dell’arte, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch

Un’ampia selezione di opere incentrate sul tema del “primitivismo” che, con un trionfo di colori pastello, fanno approdare l’osservatore nell’universo astratto e immaginifico del pittore tedesco. Il tutto, spaziando da epoche preclassiche dell’arte occidentale (come l’Egitto faraonico), da epoche sino ad allora considerate “barbariche” o di decadenza, come l’arte tardo-antica, quella paleocristiana e copta, l’Alto Medioevo, per giungere infine all’arte africana, oceanica e amerindiana. 

La mostra, promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, presenterà un centinaio di opere dell’autore, provenienti da importanti musei e collezioni private europee, e conterà su una consistente collaborazione del Zentrum Paul Klee di Berna. Il progetto gode del patrocinio del Consolato Generale di Svizzera. 

L'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, ha dichiarato ad affaritaliani.it: "Il Comune di Milano si sta impegnando a proporre un'offerta culturale di grande vitalità e pluralità pensata per tutti i cittadini. I giovani, in particolare, si stanno rivelando molto attivi a livello culturale".

In occasione dell'inaugurazione della mostra, il Direttore Generale di 24 ORE System Federico Silvestri ha commentato: "Siamo molto felici di inaugurare ancora una volta una mostra così interessante al MUDEC, che sta diventando un punto di riferimento culturale estremamente importante a livello nazionale e internazionale. Speriamo di attirare molto pubblico, soprattutto quello delle famiglie, per poter avvicinare ancora di più i bambini all'arte".

Il concetto di “primitivismo” in Klee assume sfumature diverse rispetto a quelle comunemente utilizzate nel contesto delle avanguardie storiche. Klee sviluppa un forte interesse per tutto quanto, in arte, è “selvaggio” e “primitivo” con il suo primo viaggio in Italia e la scoperta dell’arte paleocristiana a Roma, tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902.

 In seguito al viaggio in Italia, Klee si considererà un “epigono”: ovvero nato ultimo, erede tardivo di un’illustre civiltà giunta al tramonto. Questa conclusione non lo abbandonerà mai in seguito, spingendolo a trasformare, come lui stesso racconta nei Diari, la delusione in “stile”. Ha origine qui, da un’esperienza in parte dolorosa al cospetto dell’Antico, la propensione di Klee alla beffa e al pastiche. L’artista cerca in opere d’arte “primitive” e in repertori desueti quell’arte della deformazione, o “satira in Grande Stile”, che gli permette di infrangere il gusto monumentale e anticheggiante entro cui si era formato a Monaco. 

Pari all’interesse per la caricatura, che evolve in lui rapidamente in direzioni diverse e più complesse della semplice vignetta da foglio di giornale, è l’interesse per il rinnovamento dell’arte sacra

È durante gli ultimi anni della Grande Guerra che Klee vive una sorta di conversione che lo porta a privilegiare temi cosmici e a distaccarsi dalle attitudini parodistiche mostrate in precedenza. In questa fase, l'arte diventa archetipo, formula di tutte le cose esistenti. 

Il quadro (o ancor più il disegno) si trasforma in una sorta di pagina di diario metafisica: l’opera non si osserva più o meno fuggevolmente, ma “si legge” a vari livelli, come una sorta di partitura musicale. L’artista concepisce l’arte in modo nuovo, mistico appunto, in un rapporto indissolubile tra pittura e musica, immagini e parole. 

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 3 marzo 2019.

 
Uno sguardo sull'editoria del futuro

In occasione dell'inaugurazione della mostra di Paul Klee, affaritaliani.it ha intervistato l'Amministratore Delegato di Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini, che ha lanciato un messaggio di speranza e un consiglio per la salvaguardia dell'editoria cartacea del futuro.