Culture

Aleandro Baldi escluso da Castrocaro: “Caro Pupo, non ho piu’ voglia di combattere”

dal nostro inviato a Castrocaro Terme, Luciano Castro

La videointervista a Pupo

Nuovo capitolo dell’incresciosa vicenda che si è consumata in questi giorni al Festival di Castrocaro, la storica kermesse canora che andrà in onda stasera su Rai1 con la conduzione di Pupo. Una vicenda che, nel più assoluto silenzio dei media e delle Istituzioni, nasce da una clamorosa denuncia che lo stesso Pupo ha affidato a Affaritaliani: “Avrei voluto Aleandro Baldi in giuria, ma qualcuno si è opposto a causa del suo handicap”. I giurati saranno infatti Gigi D’Alessio, Gigliola Cinquetti e Giancarlo Magalli. Queste dichiarazioni hanno fatto saltare sulla sedia il presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Mario Barbuto: “Esprimo rammarico e sdegno. Chiedo a Pupo di indicare nomi e cognomi degli autori della discriminazione”. Anche il protagonista della vicenda, Aleandro Baldi, è voluto intervenire e ha scelto Affaritaliani per inviare una lettera aperta a Pupo, in cui spiega di non aver “più voglia di combattere la mediocrità di certi autori televisivi che non escono mai allo scoperto”. La risposta di Pupo non è fatta attendere: “Io non smetterò di combattere!”.

La denuncia di Pupo
Tutto è iniziato da una video-intervista rilasciata da Pupo ad Affaritaliani. Lui stesso avrebbe voluto Aleandro Baldi in giuria quest’anno, ma aveva ricevuto il No dei responsabili del programma. “E’ successo che qualcuno ha pensato che fosse meglio così, secondo me sbagliando, ingiustamente”, ci ha detto. “Aleandro è un grande esperto di musica, ha vinto due volte a Sanremo, ha venduto milioni di dischi nel mondo”. Tutti ricordano infatti il successo di “Non Amarmi” e di “Passerà”. Pupo non usa mezzi termini: “Lasciatemi passare la battuta: il punto di vista di una persona con il suo problema, di uno che non vede, è davvero sempre illuminante e molto diverso. Ma ancora oggi l’Italia è piena di questi pregiudizi, che secondo me sono il nostro limite”.

L’Unione Ciechi all’attacco
Alle parole di Pupo, immediata è stata la reazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Il presidente Mario Barbuto ha infatti affidato a Affaritaliani un comunicato di fuoco. Ecco il testo integrale:

In merito all’articolo pubblicato su Affaritaliani relativo alla esclusione di Aleandro Baldi dalla giuria del concorso canoro di Castrocaro, acquisite da dichiarazioni dello stesso Pupo, organizzatore dell'evento, il Presidente Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, a nome dell'intera categoria, esprime rammarico e sdegno. ------ Rammarico per l'ennesimo atto discriminatorio di pregiudizio, posto in essere addirittura verso un artista famoso e conosciuto in tutto il mondo, che lascia immaginare quanto sia ancora profondamente radicato il principio di discriminazione soprattutto verso le migliaia e migliaia di persone con disabilità le quali cercano tutti i giorni di vivere una propria vita quotidiana nella normalità e nella serenità.

Sdegno perché l'organizzatore del festival e gli altri componenti della giuria, hanno finito per accettare passivamente un atto discriminatorio e odioso così grave, limitandosi solo a riferirne ai mezzi di informazione in modo vago e allusivo, senza denunciare apertamente i "potenti" autori. ------ A Pupo, pertanto, chiedo di indicare nomi e cognomi degli autori della discriminazione. ----- A Magalli, D'Alessio e Cinquetti, componenti della giuria, chiedo una pubblica e inequivocabile presa di posizione proprio nel corso della manifestazione di sabato prossimo.

“Caro Pupo, sono Aleandro…”
Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, e Aleandro Baldi sono amici. “Buoni amici”, dice chi li conosce da vicino. E Baldi ha scelto proprio Affaritaliani per inviare all’amico Pupo una lettera-aperta sulla vicenda che lo ha visto protagonista. Ecco, in esclusiva, che cosa gli ha scritto:

Ciao Enzo (Pupo),
intanto ti ringrazio di aver pensato a me per questo importante ruolo a Castrocaro. Lavorare con te è sempre stato molto piacevole e interessante e in pochi conoscono la tua sensibilità e il coraggio di voler combattere battaglie difficili a volte impossibili che anche in questa occasione dimostri. Per l'ennesima volta mi sento dire che la mia figura non è gradita in televisione: dire che ci ho fatto il callo è sbagliato, ma credimi, dopo tanti anni di tentativi, all'ennesimo rifiuto per la partecipazione ad una manifestazione televisiva mi sono messo l'anima in pace. Non ho più voglia di combattere con la mediocrità di autori televisivi che sono solamente galoppini di alti funzionari, persone che non escono mai allo scoperto perché non avrebbero mai il coraggio di ammettere in pubblico quello che dicono in privata sede (Giancarlo Bigazzi li chiamava Farisei). Le persone con cui ho collaborato nel tempo mi hanno riportato le opinioni segrete di questi signori, del tipo che "in televisione Aleandro Baldi mette tristezza al pubblico".Non lo so, non capisco, a me la tristezza la mette l'imbecillità, ma ognuno è libero di pensarla come vuole.

Grazie Enzo, alla prossima cena piena di barzellette.

La risposta di Pupo
“E’ una lettera commovente. Se lui si è stancato di combattere, io no!”. Così Pupo risponde, sempre tramite Affaritaliani, alle parole di Aleandro Baldi. E lancia una nuova sfida: “Continuerò a coinvolgere Aleandro in tutti i miei programmi dove il suo contributo potrebbe essere utile. Non solo perché è un amico, ma anche perché lui è migliore di molti altri che stanno sempre in tv”.