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Culture
Andrea Camilleri è morto, addio al papà del Commissario Montalbano

Andrea Camilleri è morto al Santo Spirito a Roma. L'inventore del Commissario Montalbano, autore bestseller, 93 anni, era stato colpito esattamente un mese fa, il 17 giugno, da arresto cardiaco. Si stava preparando perché avrebbe dovuto essere per la prima volta alle antiche Terme di Caracalla, il 15 luglio, con lo spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino. "Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio 'cunto', passare tra il pubblico con la coppola in mano", ha detto piu' volte Camilleri. 

Andrea Camilleri: domani alle 15 ultimo saluto al cimitero acattolico Roma

“Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!». È con queste parole che concludevano la sua “Conversazione su Tiresia”, che la famiglia di Andrea Camilleri e le persone a lui care vogliono salutare e ringraziare tutti i suoi lettori e tutti i suoi amici di avergli voluto così bene. "La moglie, le figlie, i familiari di Andrea Camilleri - riferisce la Asl Roma 1 - ringraziano il Dott. Roberto Ricci, il Dott. Mario Bosco, i medici, gli infermieri e tutto il personale del Reparto di Anestesia e Rianimazione e dell’intero Ospedale Santo Spirito di Roma per la grande professionalità e il profondo affetto che hanno dimostrato nei confronti del loro caro". Sarà possibile salutare Andrea Camilleri domani 18 luglio dalle 15 presso il Cimitero Acattolico per gli stranieri al Testaccio in via Caio Cestio 6 a Roma. 

E' morto Andrea Camilleri, funerali saranno riservati

"La ASL Roma 1 comunica con profondo cordoglio che alle ore 08.20 del 17 luglio 2019 presso l’Ospedale Santo Spirito è deceduto lo scrittore Andrea Camilleri. Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali". Lo rende noto un comunicato che spiega inoltre che "per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio".  

Camilleri: Rai cambia programmazione, coinvolte tutte le reti

 Tutte le reti Rai, a cominciare da Rai1, hanno modificato in corsa la loro programmazione, e lo faranno nel corso dell'intera giornata, per ricordare il maestro Andrea Camilleri, scomparso stamattina. Uno Mattina Estate e il Tg1 hanno dedicato dalle 9 alle 11:30 una lunga diretta ed un’edizione straordinaria al ricordo dello scrittore scomparso, mentre Io e te, in onda alle 14:00, condotto da Pierluigi Diaco è stato interamente dedicato al ricordo di Camilleri. A seguire, La Vita in diretta Estate, alle 16:50, riserverà ampio spazio al ricordo del grande scrittore. Subito dopo il Tg1, alle 20.35, andrà in onda uno Speciale Porta a Porta, seguito da 'Conversazioni su Tiresia'. Scritto e interpretato dallo stesso Camilleri, per la regia teatrale di Roberto Andò e la regia televisiva di Roberto Andò e Stefano Vicario, è lo spettacolo andato in scena al Teatro Greco di Siracusa lo scorso 11 giugno, di fronte a 4mila spettatori nell’ambito delle rappresentazioni classiche realizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. 'Conversazioni su Tiresia' è un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Camilleri che “cunta” la storia dell’indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore. Alle 22.40 seguirà uno Speciale Tg1, dal titolo "Camilleri sono", mentre  alle 00.15 andrà in onda il documentario “Andrea Camilleri – Io e la Rai”. Sottovoce, infine, sarà interamente dedicato al ricordo di Camilleri.

Camilleri: scrittore e regista, da Beckett a Montalbano

Scrittore ma anche sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente: Andrea Camilleri è stato un protagonista a tutto tondo della scena culturale di fine '900 e dei primi decenni del 2000. malgrado la forte connotazione siciliana, le sue opere hanno valicato i confini nazionali e hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondol con traduzioni in 120 lingue.     Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri è stato una figura di grande rilievo nella letteratura italiana del 20^ secolo e di questo inizio del 21^, un autore tradotto in almeno 30 lingue e che ha venduto oltre di 30 milioni di copie di libri. Da quando è stato colpito da cecità a novant'anni, Camilleri ha scritto i propri libri dettandoli alla sua assistente Valentina Alfieri, "l’unica che sa scrivere nella lingua di Montalbano, anche se è abruzzese".   Dopo una parentesi di vita in un collegio vescovile, dal quale venne espulso per aver lanciato uova contro un crocifisso, Camilleri cominciò a studiare al liceo classico per poi iscriversi nel 1944 alla facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, senza però conseguire la laurea. Nel 1949 venne ammesso all’Accademia di Arte drammatica 'Silvio d’Amico' e qui pose le basi per la sua carriera da regista e autore, sia per la televisione (famosi i polizieschi come Il Tenente Sheridan e il Commissario Maigret) che per il teatro (fu il primo a portare in Italia Samuel Beckett). Sposato dal 1957 con Rosetta Dello Siesto, ha avuto tre figlie: Andreina, Elisabetta e Mariolina. 

I suoi più grandi successi di pubblico di questi anni sono legati senza alcun dubbio alla figura del Commissario Montalbano, da cui nasce la serie di romanzi e racconti composta a oggi da una quarantina di titoli. E dal 1999 la sua trasposizione televisiva realizzata dalla Rai con l’attore Luca Zingaretti, ex allievo di Camilleri all’Accademia d’arte drammatica, ha contribuito ad accrescere ancor di più il successo dello scrittore. Sembrerebbe che nel 2006 lo scrittore abbia consegnato all’editore Sellerio l’ultimo libro che conclude la storia di Montalbano, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte.   Tra i libri più venduti di Andrea Camilleri ricordiamo Un filo di fumo (1980), La stagione della caccia (1992), La forma dell’acqua (1994), Il birraio di Preston (1995), Il cane di terracotta (1996), La concessione del telefono (1998), La scomparsa di Patò (2000), Il re di Girgenti (2001), L’odore della notte (2001), La pazienza del ragno (2004), Un covo di vipere (2013), Donne (2014). Molti romanzi scritti da Camilleri si caratterizzano per un linguaggio tra l'italiano e il dialetto siciliano, peculiarità che nacque quando assistette il padre morente. Lo scrittore gli raccontò una storia che avrebbe voluto pubblicare. un po’ in dialetto e un po’ in italiano, "come si parlava tra di noi", e alla fine il padre gli consigliò di scriverla "come l’hai raccontata a me". E Camilleri la scrisse nel libro "Il corso delle cose", da allora quel modo di scrivere diventò uno dei tratti distintivi delle sue opere.   Nel 2019, con Km 123 e Il cuoco dell'Alcyon, Camilleri è rimasto molte settimane in cima alle classifiche dei libri più venduti in Italia. Sempre critico e impegnato civilmente, lo scrittore aveva attaccato solo qualche giorno fa il leader leghista Matteo Salvini ai microfoni di Radio Capital. Intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a Circo Massimo, aveva detto: "Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito. È chiaro che tutto questo è strumentale fa parte della sua volgarità". Il ministro dell’Interno aveva risposto sui social: "Scrivi che ti passa". 

Camilleri: da Fazio e Fiorello alla polizia, i ricordi sui social

Dai personaggi del mondo dello spettacolo, Fabio Fazio e Fiorello in testa, fino alla polizia di Stato: sui social sono in tanti a ricordare Andrea Camilleri, morto questa mattina all'età di 93 anni.    Uno dei primi è Fabio Fazio che più volte lo ha ospitato a 'Che tempo che fa': "Con infinita tristezza scrivo queste parole per ricordare Andrea Camilleri. Un uomo gentile, coraggioso e generoso. Un intellettuale col cuore. Una persona limpida la cui onestà ci ha fatto da guida e ci ha consolato. Da oggi siamo tutti più soli".    Su Twitter Fiorello ha condiviso un video di qualche anno fa in cui, con Marco Baldini, provava a convincere lo scrittore a partecipare a un loro spot: "Buon viaggio Maestro... La voglio ricordare così, con  il sorriso".

Lo scrittore Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino e vincitore del Premio Strega 2015, lo omaggia così: "A stimare da come l'alba stava appresentandosi, la iurnata s'annunziava certamente smèusa, fatta cioè ora di botte di sole incaniato, ora di gelidi stizzichii di pioggia, il tutto condito da alzate improvvise di vento. Ciao Camilleri".  "I suoi libri, uno accanto all'altro nella mia libreria, mi faranno sentire meno solo quando li sfoglierò. Ci mancherà, eccome" ha scritto il giornalista sportivo Riccardo Cucchi. "Non bisogna mai avere paura dell’altro perché tu, rispetto all'altro, sei l’altro. Grazie Maestro" sono le parole della cantante Paola Turci.   "Raffinato, mai banale, profondo e straordinariamente popolare. Questo è stato il genio di Andrea Camilleri. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nel panorama culturale italiano e internazionale" scrive l'ex ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli.   Ma c'è anche il ricordo della polizia di Stato che sul profilo ufficiale di Twitter posta una foto di Camilleri con l'attore Luca Zingaretti e alcuni agenti in divisa: "Un affettuoso arrivederci ad Andrea Camilleri. Il Commissario Montalbano ha svelato tanto del nostro lavoro mettendo in luce l’umanità dei poliziotti sempre al servizio delle comunità. Ci mancherà Maestro" scrive la polizia.

Camilleri: lutto cittadino nel paese toscano delle vacanze

Andrea Camilleri da diversi anni trascorreva le vacanze in Toscana, a Santa Fiora sull'Amiata, e dal 2014 ne era diventato cittadino onorario. Il Comune, che oggi ha dichiarato il lutto cittadino, gli aveva dedicato anche il teatro.A ricordare il grande scrittore, scomparso, questa mattina, a Roma, la vice presidente ed assessore alla cultura della Toscana Monica Barni, in occasione dell'Elba Book Festival."Ci mancheranno la sua schiettezza, la sua semplicità, il suo coraggio, il suo impegno civile e politico e le sue storie" ha commentato Barni."Ci mancherà – ha aggiunto la vice presidente della Toscana – anche la sua lingua. Camilleri confessava di usare parole dialettali non trovando a volte l'equivalente nella lingua italiana. Non è solo, diceva, una questione di cuore, ma anche di testa. La lingua e il suo uso sono infatti forme di vita ed anche di questo Camilleri era maestro"

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