Culture
L’avventura di Montparnasse: la disperazione nelle tele di spiriti tormentati, da Modigliani a Utrillo














di Simonetta M. Rodinò
La sua profonda passione per la storia e l’anima dell’individuo, i dubbi e le debolezze dell’uomo, quel suo amore tenero e malinconico nella partecipazione alle gioie e ai dolori, trovano sfogo stilistico in immagini di figure dai volti ben definiti e riconoscibili. Gli occhi a mandarla, le teste inclinate, le spalle spioventi, a volte il “segreto” delle mani abbozzate, i colli di cigno, la bellezza dei nudi femminili dalla linea sinuosa …delle sue opere, rendono Amedeo Modigliani il più autentico e insieme ultimo rappresentante di un modo maledetto e romantico d’intendere l’arte.
Un’arte legata alle tradizioni trecentesche senesi che emergono dalla sua predilezione per Simone Martini e Duccio di Buoninsegna. Proprio intorno al genio livornese ruota la mostra “Modigliani Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, da domani a Palazzo Reale di Milano. L’interessante e unica rassegna presenta oltre 120 opere che ripercorrono l’iter artistico di autori - le cui tele all’epoca furono considerate obrobi - che vissero nel quartiere di Montparnasse agli inizi del ‘900. Si deve al lungimirante collezionista ebreo alsaziano trapiantato a Parigi Jonas Netter il merito di aver acquistato quadri di Modigliani, Utrillo, Valadon, Kisling e molti altri come Krémègne, Kikoïne, Hayden, Ébiche, Antcher e Fournier, che oggi, dopo 70 anni si possono vedere riunite.
Per Guillaume Apollinaire Montpanasse era quartiere di boites, chansonniers, belle donne, pittori, poeti, in cui domina la fantasia. Dopo quindici anni in cui fu Montmartre il centro in cui gravitavano artisti e intellettuali, intorno al 1920 bistrot e caffè intorno a boulevard Montparnasse e boulevard Raspail diventano il luogo di ritrovo di personaggi come Picasso, Chagall, Hemingway, Ezra Pound, Man Ray…L’esposizione, curata egregiamente da Marc Restellini, si apre con due ritratti di “Modì”, tra cui lo splendido “Ritratto di ragazza dai capelli rossi”, in cui vi è raffigurata Jean Hèbuterne, l’ultimo grande amore del maestro.
Una tela di Utrillo, il ritratto di Kisling a Netter e “Le grandi bagnati” di André Derain. Il percorso si snoda lungo le sale, ciascuna dedicata a un pittore. Dalla sala dei mulini a vento, dei muri screpolati, delle viuzze di Montmartre cupe e selvagge realizzati da Utrillo, ai nudi, ritratti e paesaggi creati dalla madre Suzanne Valadon; dalle inquiete tele di Soutine ai velieri in tempesta di de Vlaminck. E ancora…. La mostra si chiude con alcuni ritratti di Modigliani, la cui fortuna iniziò il giorno dopo la sua morte. Aveva 36 anni. Era il 24 gennaio 1920. La notte successiva, Jean, incinta di nove mesi della loro seconda figlia, si getta dalla finestra di casa.
“Modigliani Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”
Palazzo Reale - Piazza Duomo, 12 - Milano
21 febbraio – 8 settembre 2013
Ingressi: da 11 a 9,50 euro (compresa audioguida)
Orari: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30; Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e Sabato dalle 9.30 alle 22.30
Infoline: 02/54918
Catalogo: 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
www.mostramodigliani.it