Culture

Benni rifiuta il premio De Sica: "Troppi tagli alla cultura"

“Come i governi precedenti, questo governo (con l’opposizione per una volta solidale), sembra considerare la cultura l’ultima risorsa e la meno necessaria”. Con questa motivazione pubblicata su Facebook, Stefano Benni ha rifiutato il premio De Sica, patrocinato dal Ministero dei Beni culturali che avrebbe dovuto ricevere direttamente dalle mani del ministro Dario Franceschini. E che anche per questo si rifiuta di ritirare.

Si tratta di un premio “contraddistinto, in modo chiaro e legittimo, dall’appoggio governativo, come dimostra il fatto che è un ministro a consegnarlo” dice ancora il Lupo su Facebook. E nonostante nelle scorse edizioni il premio sia andato a personaggi come Claudio Abbado, Michelangelo Antonioni, Ascanio Celestini, Fabiola Gianotti, Romano Prodi, l’autore di “Bar sport” ringrazia e rifiuta un riconoscimento da parte di un governo che taglia tutti i fondi alla cultura.

“Non mi aspettavo questo accanimento di tagli alla musica – continua lo scrittore bolognese – al teatro, ai musei, alle biblioteche, mentre la televisione di stato continua a temere i libri, e gli Istituti Italiani di Cultura all’estero vengono di fatto paralizzati. Non mi sembra ci sia molto da festeggiare”. E conclude: “Comprendo il vostro desiderio di ricordare il grande Vittorio De Sica – conclude nel suo messaggio – e voi comprenderete il mio piccolo disagio”. Augura poi una “bella cerimonia” a tutti. Lui però non ci sarà.