Culture

Bmta, da Paestum la proposta di mettere in rete i siti noti e quelli nascosti

Eduardo Cagnazzi

Matera: "La Campania è meta privilegiata del turismo culturale". Non solo Pompei e Paestum ma un unico itinerario per camminare insieme e fare sistema

Parte da Paestum, dove si è aperta questa mattina la XXIesima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, la proposta di mettere in rete i siti archeologici della Campania, da quelli nascosti ai più noti. Lo ha affermato l’assessore al Turismo della Campania, Corrado Matera, nel corso della presentazione della Borsa, di cui è ideatore e direttore Ugo Picarelli. “Campania e Lazio possono giocare un ruolo primario nello sviluppo del turismo culturale legato ai musei ed ai siti storici. Ma il nostro obiettivo è più ampio. Puntiamo a coinvolgere in questo programma i territori dove tali siti insistono, che però devono dotarsi di infrastrutture e migliorare i servizi. In Campania abbiamo già iniziato in tale senso mettendo in campo una strategia rivolta alla programmazione per l’intero anno attraverso la valorizzazione delle sue risorse. Le aree interne, la costa, i siti archeologici, i musei, la gastronomia, gli itinerari spirituali con il Cammino delle Certose ed i Percorsi dell’anima, e le tradizioni locali sono proposte integrate che mirano a suscitare emozioni e sensazioni straordinarie. Una strategia -ha sostenuto Matera- che riconferma la Campania come meta privilegiata per il turismo culturale”. Non solo Pompei e la Reggia di Caserta, ma tutte le destinazioni, da quelle conosciute dal grande pubblico a quelle ancora nascoste, in un unico itinerario per camminare insieme e fare sistema. “L’unico modo per incrementare le presenze nei musei e nelle aree archeologiche, portando reddito ai territori. Nel passato non è avvenuto, ma è l’unica strada per dare valore aggiunto al turismo culturale che in Italia e nel Mezzogiorno cresce per l’interesse da parte della domanda internazionale. Oggi sono mutati i bisogni del turista che è alla ricerca di itinerari non tradizionali, in base alla propria cultura, esperienza e necessità. Una direzione che la Bmta ha saputo cogliere e interpretare”. Sulla stessa scia anche il direttore del Parco archeologico e museo di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, che ha puntualizzato: “Il racconto e la trasmissione alle nuove generazioni dei valori del patrimonio culturale, tangibile e immateriale, si può fare solo con una pluralità di voci, un taglio che ogni singolo luogo della cultura deve saper esprimere. La Bmta è un esempio virtuoso di questo, il contenitore ideale per avviare il confronto sulla comunicazione e la trasmissione del patrimonio, dei viaggi, dal Grand Tour, nato proprio qui a Paestum, ad oggi”.

E domani sarà sancito il gemellaggio tra Paestum e Palmira alla presenza di una folta delegazione siriana: porteranno la loro testimonianza Talai al-Barazi, governatore di Homs, e Mohamed Saleh, ultimo direttore per il Turismo della città devastata dall’Isis, un tempo chiamato La Sposa del deserto. Il sito riaprirà l’anno prossimo. “La Borsa è sempre stata al fianco di Palmira. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla sua rinascita”, ha sottolineato Picarelli.