Culture
Bmta, Italia e Algeria parleranno anche di intercultura a Salerno e a Cetara
Un anno fa la nomina dell’archeologo algerino Mounir Bouchenaki (ex direttore generale della Cultura dell’Unesco e cittadino onorario di Capaccio Paestum) a presidente onorario della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Nel segno di quel filo rosso della memoria e del confronto tra le culture millenarie dei due Paesi, la Bmta (Paestum dal 30 settembre al 3 ottobre la XXIII edizione) rinsalda i legami con l’Algeria con due incontri a Salerno e a Cetara il 3 e 4 giugno che vedranno protagonisti, tra gli altri, il ministro consigliere Kamal Chir, l'ambasciatore in Italia Ahmed Boutache, imprenditori e le massime autorità italiane e della Campania. Tema degli incontri, le migrazioni, la pesca e il dialogo interculturale tra i due Paesi.
Cercando da subito di individuare elementi che potessero accomunare il territorio salernitano al Paese nordafricano, anch’esso fin dall’antichità legato alle vicende della città di Roma e del Mediterraneo, il fondatore e direttore della Bmta, Ugo Picarelli (nella foto), si è imbattuto in due pubblicazioni scientifiche dell’Università di Salerno che illustrano il valore economico e sociale delle migrazioni semestrali dei cittadini di Cetara dagli anni ’30 agli anni ’60 del 1900 verso la cittadina di Nemours, oggi Ghazaouet, al fine di trovare sostentamento attraverso la pesca sulla costa algerina.
“Mantenere viva la memoria delle nostre identità nel segno delle attività culturali ed economiche che contrassegnano il nostro territorio, è fondamentale, in quanto oltre all’archeologia, la Bmta si inserisce a pieno titolo nell’attenzione al dialogo interculturale sin dalla sua prima edizione del 1998”, afferma Picarelli.
“Siamo convinti che, al di là delle appartenenze religiose o politiche, ogni cittadino del mondo debba essere consapevole che il patrimonio culturale è un bene che va difeso da tutti i Paesi che fanno della democrazia il loro baluardo. Per tale motivo, la Borsa è riconosciuta best practice per l’impegno a favore del dialogo interculturale. Non solo per la partecipazione al salone espositivo di oltre trenta Paesi esteri, ma anche per dedicare nell’ambito del programma significativi momenti per ricordare che la cultura è rappresentazione dell’identità nazionale di un popolo”, sottolinea Picarelli.