Buchmesse, i dati (negativi) dell'editoria italiana: "In due anni il fatturato è diminuito del 14%" - Affaritaliani.it

Culture

Buchmesse, i dati (negativi) dell'editoria italiana: "In due anni il fatturato è diminuito del 14%"

 

 

PDF-SCARICA LA SINTESI DEL RAPPORTO PRESENTATO DALL'AIE A FRANCOFORTE

 

 

 

LO SPECIALE

Scrittori, editori, editor, interviste, recensioni, librerie, e-book, curiosità, retroscena, numeri, anticipazioni... Su Affaritaliani.it tutto (e prima) sull'editoria libraria

“Una politica per il libro non è più solo urgente, è in ritardo”. E’ un bilancio amaro quello del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo in occasione della presentazione del Rapporto AIE sullo stato dell’editoria in Italia alla 65ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti del settore librario, in programma a Francoforte fino al 13 ottobre. “In due anni il fatturato è diminuito del 14%, ogni giorno abbiamo notizie di librerie che chiudono, la crisi di liquidità si aggrava, si vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del libro, anche l’export cala – ha proseguito -. Serve un dialogo serio, diretto, subito. Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare dei confronti. Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un’IVA parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d’autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell’innovazione e promozione culturale”.

I dati - Si allarga infatti la zona d’ombra nel 2013: secondo i dati Nielsen nei primi 8 mesi del 2013 si registra un peggioramento ulteriore del 5,4% nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, online, grande distribuzione organizzata) rispetto allo stesso periodo del 2012. E’ il – 13,6% rispetto al 2011.

Il 2012 annus horribilis per il libro - Registra una chiusura solo in apparenza più contenuta, rispetto al pesante segno meno nelle vendite dei canali trade (-7,8% nel 2012, secondo Nielsen), il mercato complessivo del libro (che comprende anche rateale, book club, collezionabili, export, vendite a biblioteche) nel 2012, attestandosi su un -6,3%. Resta però un annus horribilis, che raggiunge quota – 8,4% se dal perimetro si esclude – come ormai è necessario - il non book (fatto sempre meno da prodotti di cartoleria e sempre più da gadget) e il remaindersEd evidenzia segnali da tenere sotto costante osservazione: cresce infatti il mercato dell’ebook, cominciano a cambiare le gerarchie dei canali di vendita - con un boom delle vendite online e la perdita di terreno delle librerie fisiche -, riacquista terreno (anche se di poco) la lettura in Italia, peggiora l’export sia del libro fisico che dei diritti di edizione. Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato editoriale 2012 e i primi mesi del 2013, così come risulta dal Rapporto 2013 sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’Ufficio studi AIE, disponibile da quest’anno solo in ebook sulle principali piattaforme (in allegato la sintesi, i punti dell’intervento del presidente Polillo e il messaggio del Ministro Bray). Qui le principali novità:

Segno più per la lettura in Italia. Cresce quella di ebook – La lettura cresce (di poco) in Italia, anche se riguarda appena il 46% della popolazione, in altre parole oltre 26milioni di italiani con più di 6 anni. Il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più di 7 libri all’anno), che da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri italiani. Nuove speranze vengono però dai libri digitali. Nel 2012 la lettura di ebook ha riguardato infatti il 3% della popolazione (con più di 14 anni): complessivamente 1,6milioni di italiani.

Dove si compra il libro nel 2012? Sempre meno in libreria, sempre più online – I canali di vendita subiscono una non meno importante trasformazione. Innanzitutto nella quota di mercato che ricoprono: si assiste infatti a una perdita di quota della libreria fisica (solo varia, escluso scolastico di adozione) che passa dal 79% del 2008 all’attuale 73%. Cresce invece la quota dei canali on line per la vendita di libri fisici: valevano il 3% nel 2008, arrivano oggi all’11% che salirebbe fino al 13% se considerassimo anche l’ebook. Ci si avvicina così alla Grande distribuzione organizzata, che si conferma al 16%.

E-book e digitale: raddoppia il mercato dei libri digitali.– Si stima (anche se i player internazionali non conferiscono i loro dati di vendita) che il mercato e-book nel 2012 abbia raggiunto una quota di mercato (trade) compresa tra l’1,8% e il 2%: valori in assoluto ancora modesti, anche se in prevedibile crescita. Complessivamente il mercato digitale (ebook + banche dati) ha mostrato un andamento positivo nel 2012, che non compensa comunque le pesanti flessioni del mercato “fisico”: escludendo i prodotti ibridi (carta + cd-rom/Dvd rom) ha raggiunto infatti una quota di mercato del 6,4% (con una crescita in 3 anni del 44,3%).

In calo l’export del libro fisico: -10%. E in calo la vendita di diritti - Diminuiscono i titoli pubblicati in Italia che sono traduzioni da altre lingue: erano il 25% nel 1995, il 23% nel 2000, sono oggi il 20%: segno che l’editoria e la filiera dipendono meno dall’estero. Per la prima volta però si evidenziano due dati negativi sul fronte dell’export: cala del 7,5% la vendita di diritti di autori italiani all’estero (se mai solo con una minore accentuazione per il settore bambini e ragazzi), cala l’export di libri fisici, con un significativo -10% (anche se l’export vale circa l’1% del mercato).

 

Il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 è in vendita da oggi in ebook su tutte le principali piattaforme al costo di 11.99 euro.

 

 

LIA: il futuro dell’accesso dei non vedenti ai libri europei potrebbe partire da un’esperienza italiana?  

 

Il futuro dell’accesso dei non vedenti ai libri europei potrebbe partire da un’esperienza italiana? LIA – Libri Italiani Accessibili, il progetto nato in seno all’Associazione Italiana Editori (AIE) con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, potrebbe diventare il nuovo punto di partenza per i progetti di accessibilità europea dei libri, secondo l’auspicio dei parlamentari europei Silvia Costa e Luigi Berlinguer in una interrogazione presentata al Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'agenda digitale, Neelie Kroes, ripresa dal Presidente AIE Marco Polillo.

Gli onorevoli Costa e Berlinguer ricordano come nell’Agenda digitale europea ci sia una precisa linea d’azione (la n. 65 del “pilastro VI”) per “aiutare i disabili visivi ad accedere ai contenuti” e in particolare ai libri. Il modello proposto dall’Agenda digitale si basa sull’idea di incoraggiare gli editori a “produrre direttamente i loro libri in formato accessibile”.
L’esperienza italiana, sottolineano gli onorevoli Costa e Berlinguer, va in questa direzione. LIA ha prodotto un primo catalogo di circa 4000 titoli, che cresce al ritmo di 250 novità al mese e in prospettiva ambisce a coprire l’intera produzione di ebook italiani.
Nel resto d’Europa vi è un diffuso interesse a “replicare l’esperienza italiana”, così che i due parlamentari europei chiedono al Commissario Kroes “di rendere prioritarie le iniziative dell'Agenda digitale volte ad accrescere l'accessibilità dei libri rispetto alle altre”. L’interrogazione si colloca in una fase in cui la Commissione dovrà stabilire i tempi di attuazione delle molte linee d’azione e la richiesta è “di dare priorità agli obiettivi di cui sopra nei bandi relativi ai programmi di finanziamento che verranno aperti nell'immediato futuro”.

“Gli editori italiani – ha sottolineato Polillo – hanno investito proprie risorse per adeguare i propri processi produttivi al modello LIA, anche in un periodo di crisi, dimostrando di saper conciliare innovazione digitale e responsabilità sociale”.
“Innovazione digitale, cultura e inclusione sociale sono al centro degli obiettivi europei – ha dichiarato Silvia Costa – e l’Italia sta dimostrando di saper essere in prima linea. Ciò accade quando si riesce a fare sistema, tra pubblico e privato, coinvolgendo editori, distributori e associazioni dei non vedenti. Neelie Kroes ha già dimostrato grande sensibilità su questi temi. Sono fiduciosa che l’esperienza italiana possa diventare presto un’eccellenza europea.”
"Si tratta di un’iniziativa sicuramente lodevole per abbattere le barriere di accessibilità sui testi ebook e di natura commerciale - ha aggiunto l'Onorevole Luigi Berlinguer. "E' augurabile ora che la buona volontà dimostrata con questa best practice possa anche valere per una pronta ratifica del Trattato WIPO per i non vedenti, che invece riguarda tutto il settore non commerciale".

 

Le nuove alleanze tra editoria e settore ICT propongono innovativi modelli di distribuzione degli ebook: la rete TISP, coordinata da AIE, presenta le più recenti iniziative targate Europa

Nascono in Europa nuove proposte per la distribuzione degli ebook, sostenute da partnership tra editori, librerie online e leader delle telecomunicazioni. L’interoperabilità, ovvero la possibilità di acquistare ebook su più piattaforme e leggere i contenuti su diversi device, è il fattore comune dei modelli di distribuzione che emergono in Europa. È stato questo il primo tema affrontato dal network europeo TISP (Technologies and Innovation for Smart Publishing), coordinato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), presentato nell’ambito di CONTEC, la conferenza dedicata all’innovazione organizzata dalla Fiera del Libro di Francoforte. Nell’incontro “Modelli di business per la distribuzione di eBook. Interoperabilità e opportunità nell’Europa multilingue” Klaus Renkl, di Deutsche Telekom, e Vincent Piccolo, a capo dello sviluppo digitale per La Martinière-Le Seuil, hanno presentato al pubblico i loro progetti: Tolino, sviluppato in Germania, e MO3T, di marca francese. Entrambi fondati su partnership tra editori, rivenditori e operatori Telecom, propongono modelli di e-distribution basati sull’interoperabilità e possono essere considerati le risposte europee alle sfide dell’era digitale. Christoph Bläsi, professore dell’Università di Magonza e autore di un recentissimo studio sulle prospettive dell’interoperabilità per produttori e consumatori di contenuti digitali, ha sottolineato l’importanza della portabilità degli ebook tra piattaforme e device nello sviluppo del mercato europeo.
“Le due case histories – ha spiegato Cristina Mussinelli di AIE che ha moderato l’incontro con Patrice Chazerand di DigitalEurope - dimostrano i vantaggi e le opportunità offerte dalla collaborazione tra settore editoriale e industria tecnologica, un’idea che è il cuore del progetto europeo TISP, teso a favorire l’incontro tra imprese editoriali e aziende ICT tramite l’istituzione di un consorzio che riunisce 25 organizzazioni dei due comparti, in 12 Paesi dell’Unione Europea. Tra queste quattro italiane: oltre l’AIE, Anitec (membro fondatore di Confindustria Digitale), mEDRA, società specializzata in standard per l’editoria e la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Tra gli stranieri: DigitalEurope e FEP, le federazioni europee delle associazioni industriali dei due settori garantiscono una piena rappresentatività continentale assieme a diverse realtà nazionali di entrambi i settori, e alle tre fiere del libro più importanti del mondo (la Buchmesse di Francoforte, la London Book Fair e Bologna).
“TISP – ha spiegato il presidente AIE Marco Polillo - intende promuovere l'innovazione di business nei due settori, attraverso l’analisi delle tendenze del mercato e lo scambio di esperienze che possano fornire idee e soluzioni per nuovi prodotti e servizi”.
A questo fine, i partner di TISP hanno selezionato una rosa di temi di approfondimento e confronto che saranno affrontati nei prossimi eventi promossi dal consorzio. La gestione dei diritti, l’editoria scolastica, il cross-media storytelling nell’editoria per ragazzi, gli standard tecnologici, il social reading, l’accessibilità dei contenuti per disabili visivi, le competenze digitali per editori, il design interattivo saranno al centro della futura attività della rete, che ha già previsto altri eventi in occasione di ICT 2013 a Vilnius e della conferenza iMinds che si terrà a Bruxelles a dicembre. Per la prima parte del 2014 l’appuntamento è già fissato per le prossime fiere del libro di Bologna e Londra e le fiere della tecnologia CEBIT (Hannover) e FICOD (Madrid).