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Culture
Caterina Shulha: "Spero che la mia Emma insegni ai giovani ad avere coraggio"

Diafana, fisico sinuoso incorniciato in  tubino nero. Incontriamo Caterina Shulha, l’affascinante modella ed attrice bielorussa arrivata in Italia nel 2006,  nella sede Rai di via Mazzini per l’anteprima della fiction Rai “Il Confine” per la regia di Carlo Carlei che andrà in onda il 15 e il 16 maggio su Rai 1. Dopo una brillane carriera di modella che inizia a 15 anni ( Z.One Concept, Charli London, Duvetica e Frankie Garage) la venticinquenne approda nel mondo dello spettacolo debuttando in teatro nel 2008. Pochi anni dopo inizia la carriera televisiva: recita nei panni dell'adolescente Angelica, madre di Vasco, nella miniserie La ragazza americana, poi   nel quarto episodio della quinta stagione della serie TV  I Cesaroni,  in Un passo dal cielo dove interpreta Natasha, in Che Dio ci aiutiSquadra antimafia - Il ritorno del boss, con due ruoli: la lap dancer Patrizia, e la moglie del criminale Reitani. Il 24 maggio la vedremo sul grande schermo nel film “Hotel Gagarin”, una commedia poetica e divertente a fianco di Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston.  

Ne “Il Confine” interpreta il ruolo di Emma Cattonar, la giovane figlia di un commerciante ebreo che vive un amore tormentato  con Franz, suo compagno di classe rampollo del comandante austriaco, e una tenera amicizia con Bruno, fratello di un “irredentista” italiano. Sullo sfondo la Prima guerra mondiale che sarà una tremenda scuola di vita per i tre ragazzi.

Sei mamma, come ti sei immedesimata nel ruolo di una ragazza che sceglie di non rinunciare al suo bambino nonostante l’assenza del padre?

All’epoca delle riprese (la fiction è stata girata nel 2015 ndr) non ero ancora mamma ma mi sono comunque immedesimata nel coraggio di Emma. E’ una ragazza ribelle per l’epoca, anticipatrice dei tempi decidendo di tenere ugualmente il bambino. Lotta per l’amore e compie gesti eroici come scappare al fronte con suo figlio all’insaputa della madre. Il lavoro del regista è stato prezioso perché mi ha dato il tempo per interiorizzare il personaggio.

Emma vive un triangolo di amicizia ed amore con due ragazzi come Jeanne Moreau in Jules e Jim, nella vita ti è capito di vivere un’esperienza simile?

No, non ho mai vissuto un legame simile.

Tra poco ti vedremo al cinema in un ruolo molto diverso in Hotel Gagarin…

Si,  qui recito il ruolo di una punk, una ragazza armena molto scatenata di nome Kira che è incinta. E’ stata un’avventura girare questo film perché ero all’ottavo mese ed eravamo in una location particolare in Armenia, immersi nella natura incontaminata.  Ma tutti mi sono stati vicini e ci siamo divertiti sul set con Amendola, Argentero, Bobulova e Battiston.

 

C’è stato un momento di difficoltà sul set de “Il Confine”?

Si, è stata particolarmente difficile la lunga scena con la madre in cui lei cerca di partire. E’ stato un lavoro complesso per la psicologia e la sensibilità del personaggio. Emma piange ed è combattuta. Volevo descrivere questi sentimenti con molto pathos  per riuscire a colpire il cuore degli spettatori.

Cosa ti aspetti da questo ruolo, il primo da protagonista femminile in una fiction TV?

Che il 15 ed il 16 maggio i giovani rimangano davanti alla televisione per vedere il film,  ammirare la determinazione di Emma. Spero che il coraggio e il sacrificio dei giovani d’’allora siano da  insegnamento.  Credo che in quest’epoca dove le nuove generazioni non hanno più valori forti e punti di riferimento sia importante ricordare la storia per poter meglio difendere i diritti che sono stati conquistati con tanto dolore.

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caterina shulhail confine





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