Culture

Convegno sui Buchi Neri a Castelgandolfo (Roma) alla Specola Vaticana

Giuseppe Vatinno

La figura del sacerdote fisico Georges Lemaître fu determinante per la cosmologia e il Big Bang

Da oggi a venerdì 12 maggio si terrà presso la Specola Vaticana di Castel Gandolfo, vicino Roma, un convegno dal titolo: “Buchi neri, onde gravitazionali e singolarità dello spazio-tempo” organizzato con il contributo dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) e che vede la partecipazione del premio Nobel per la Fisica Gerard’t Hooft e del famoso fisico - matematico e divulgatore Roger Penrose, insieme ai cosmologi George Ellis, Andrei Linde e Joe Silk.

Il convegno verte sulla singolare figura di un prete scienziato belga, Georges Lemaître

 che è stato il primo a teorizzare quello che poi in seguito sarebbe divenuto famoso con il nome di Big Bang (e lui chiamava “Uovo cosmico”) e cioè l’inizio dell’universo da una colossale esplosione iniziale che a molti ricorda da vicino la genesi descritta nella Bibbia.

Tuttavia Lemaître prese sempre le distanze da tale interpretazione che lo stesso Pio XII aveva cercato in qualche modo di utilizzare a supporto delle tesi bibliche.

Lemaître fu uno studioso accorto della Relatività Generale e fu, di fatto, uno dei fondatori della cosmologia, la “scienza delle origini”.

Ebbe rapporti cordiali e collaborativi con Albert Einstein (che inizialmente riteneva invece l’universo statico tanto da aggiungere un termine alle sue equazioni di campo per renderlo tale) e tenne sempre separata la sua visione scientifica da quella religiosa.

Lemaître che fu direttore della Pontificia Accademia delle Scienza tra il 1960 e il 1966 e professore all’Università di Lovanio non considerava la sua creazione, la cosmologia la scienza più vicina alla religione ma bensì la psicologia e di questa sua tesi c’è traccia in un interessante articolo sui Commentarii dell’Accademia Pontificia scritto nel 1968 da un famoso Nobel della Fisica Paul Dirac.