Culture
Da Chagall a Malevich, la rivoluzione delle avanguardie
di Simonetta M. Rodinò
Un viaggio artistico lungo venticinque anni nella Russia tra 1905 e 1930, date emblematiche: fu nel gennaio 1905 la prima rivolta del popolo di San Pietroburgo, la "domenica di sangue al Palazzo d'Inverno" che avrebbe radicalmente cambiato quel mondo, e avvenne nel 1930 il suicidio (?) del 37enne Majakovskij, il grande poeta di tutte le avanguardie.
L'imponente rassegna "Da CHAGALL A MALEVICH, la rivoluzione delle avanguardie", da domenica 12 luglio al Grimaldi Forum di Montecarlo (Principato di Monaco), attraverso 150 opere ospita una quarantina di artisti che raccontano non solo gli sconvolgimenti sociali ma anche quelli da loro stessi prodotti in un universo pittorico chiuso da secoli nell'accademismo. Tutti coloro dunque che lavorarono prima durante e dopo la Rivoluzione del 1917 e contribuirono a creare o sviluppare nuove scuole e movimenti: Chagall, Lissitzky, Malevich, Tatlin, Kandinsky, Popova, Larionov, Goncharova, Rodchenko…
E' un periodo fecondo e di notevoli scambi culturali sull'asse Mosca - Parigi: sogni e utopie fanno parte integrante di quest'epoca. Tutti i sovvertimenti estetici del XX secolo si confrontano con le barbarie della Prima Guerra Mondiale e la speranza suscitata da una Rivoluzione cui tutti aderiscono con entusiasmo. L'idea della mostra si rifà all'opera di Malevich: "Il quadrato, il cerchio e la croce su fondo bianco dell'artista compendiano lo choc visivo ed estetico dell'esposizione", spiega il curatore Jean-Louis Prat, impressionato al ricordo dall'ampiezza dello spazio vuoto - 4mila metri quadri dell'Espace Ravel -.
Realizzata con rigore geometrico, la rassegna inizia in una sala quadrata, dove prevale il rosso, con vista sulla croce centrale che ospita i movimenti più rivoluzionari, Suprematismo - la cui opera più iconica è Quadrato Nero di Malevich (1913) - e Costruttivismo - arte intesa come costruzione nello spazio (Rodchenko e Tatlin) -; il tutto racchiuso da un susseguirsi di correnti artistiche più classiche come il Raggismo - primo movimento non figurativo astratto - o il Cubofuturismo - sintesi tra cubismo parigino, futurismo italiano e principi neoprimitivisti -, su cui domina il capolavoro "Teatro Ebraico", con i sette pannelli di grandi dimensioni, di Marc Chagall che s'interseca con ciascuna delle correnti.
Una stanza è dedicata al Classicismo e al Neoprimitivismo: nella Russia ancora tradizionale, artisti come Konchalovski, Machkov, Goncharova, Chagall, Larionov e Filonov realizzano opere ancora classiche pur essendo già avviati lungo iter innovativi. Un'altra sala rotonda presenta dei documenti rari (libri, cataloghi, manifesti). Segue la stanza dedicata alla nuova dinamica artistica che porta alcuni artisti come Larionov, Filonov, Goncharova verso il Raggismo ma anche verso il Cubofuturismo.
Si giunge infine al cuore della mostra, dove s'incontrano lavori straordinari di Kandinsky, Rodchenko, Tatlin, Klioune, Rozanova, Popova …e ovviamente Malevich, con i capolavori del Quadrato, della Croce e del Cerchio.
Una mostra dai prestiti eccezionali: Museo Puškin e Galleria Nazionale Tretyakov di Mosca, Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, Centre Pompidou di Parigi e Museo Thyssen di Madrid.
La rassegna è l'iniziativa più significativa tra le molte previste nell'ambito dei programmi promossi per l'Anno della Russia nel Principato di Monaco.
"Da CHAGALL A MALEVICH, la rivoluzione delle avanguardie"
Grimaldi Forum - Avenue Princesse Grace 10 - Montecarlo - Principato di Monaco
12 luglio - 6 settembre 2015
Orari: tutti i giorni 10 - 20; tutti i giovedì fino alle 22
Ingressi: intero:10 € - ridotto 8 € - gratuito per minori di 18 anni
L'esposizione è accessibile alle persone con disabilità o mobilità ridotta
Biglietteria: +377 99 99 3000 - ticket@grimaldiforum.mc
Catalogo: coedizione: Editions Hazan / Grimaldi Forum
www.grimaldiforum.com