Da Gitai a Kentridge, il 2016 "super" al Maxxi
Diciassette nuove mostre e quattro produzioni del museo "esportate" all'estero nel 2016: il MAXXI ha presentato il programma del 2016. "Un museo aperto e protagonista del dibattito culturale, sociale e politico contemporaneo: dal focus sul bacino del Mediterraneo e sul Medioriente ai temi dell'immigrazione, dell'accoglienza, dell'urbanizzazione, della sostenibilita', raccontati attraverso mostre collettive e personali, progetti speciali, incontri", si sottolinea in un comunicato.
"Le pratiche artistiche sono laboratorio di futuro, di nuove visioni. E' anche attraverso l'arte che si possono gettare ponti e la creativita' puo' e deve essere strumento di diplomazia culturale", ha sottolineato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI. "Il MAXXI vuole essere un moderno foro per l'espressione artistica e il confronto fra talenti creativi, italiani e internazionali. Un laboratorio per ideatori di progetti dal forte carattere immaginativo che si confrontano con le sfide della realta' di oggi", ha spiegato Hou Hanru, Direttore Artistico.
Tra le nuove mostre gia' in corso: Jimmie Durham. Sound and Silliness (fino al 24 aprile). Pierluigi Nervi. Architetture per lo sport (fino al 2 ottobre). Il progetto Alcantara-maxxi. Local Icons. East West, alla quinta edizione (fino al 28 febbraio). Amos Gitai. Chronicle of an assassination foretold (11 marzo - 5 giugno).
Nel 2017 il Maxii ospiterà i capolavori della collezione Farah Diba di Teheran, mai visti in pubblico.