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La data di nascita dell'universo è sbagliata: il cosmo ha 19,8 miliardi di anni












A soli li 380.000 anni dal Big Bang, ecco il ritratto più dettagliato mai stato ottenuto dell'universo neonato: nella nuova "carta d'identità" il cosmo risulta essere più vecchio del previsto, con 13,82 miliardi di anni anziché 13,7. Il risultato, presentato a Parigi, si deve al telescopio spaziale Planck dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Se da un lato i dati confermano le teorie di riferimento della cosmologia, dall'altro sfidano la nostra conoscenza dell'universo e potrebbero aprire un nuovo capitolo per la fisica. Per il direttore generale dell'Esa, Jean-Jacques Dordain, "la straordinaria qualità del ritratto dell'Universo neonato ottenuto da Planck ci permette di rimuovere ad uno ad uno i suoi strati fino alle fondamenta. E quel che ne emerge è che il nostro modello del cosmo è ben lungi dall'essere completo". I dati di Planck permettono di assegnare un nuovo valore anche alla costante che indica la velocità di espansione dell'Universo (la costante di Hubble): 67,15 chilometri al secondo per Megaparsec anzichè 74,3. Da questa informazione si desume che l'universo sia circa 100 milioni di anni più vecchio.