Culture

"Dialogo tra e con le parole". Il libro del conte Marcucci Pinoli

di Vito Piepoli

"In Italia ogni 5 secondi muore un congiuntivo"

Il suo vissuto si fa pensiero, riflessione, suggerimento, mai verità indiscussa. È un libro interessante che non si ferma alle apparenze che invita alla riflessione in un periodo storico tormentato dall’ignoranza, dalla povertà spirituale e dal pensiero unico di illusorie certezze e presunzioni che annullano l’aspetto umano e quindi sociale ed economico.

Pertanto per dare un esempio di recupero dell’umano che è l’obiettivo di fondo di questo libro, ci soffermiamo sulle parole Amore e Innamoramento. “Parole e argomento davvero importanti, tanto che io li ho esaminati, affrontati in alcuni dei miei libri e addirittura in un intero capitolo del mio ultimo libro – ha osservato il conte.

Si legge a riguardo :“Ti amo….Amore……Amare……verbi sostantivi tanto diffusi quanto impegnativi. Io direi più diffusi che impegnativi! Infatti si usano continuamente con grande facilità …….quasi sempre però con estrema superficialità........”.

A ricordare che ogni rapporto o incontro umano è portatore di valori, significati e ambivalenza.

Uno dei problemi tra interlocutori è la comprensione, o il fraintendimento delle parole usate da uno o più parlanti. Alcune parole creano incomprensioni tra amici intimi, colleghi, in famiglia, tra marito e moglie, oppure fra genitori e figli.

Sappiamo che la mancanza di una chiara comunicazione porta all’incomprensione, a malintesi, alla separazione di molte coppie, al cambio del posto di lavoro, a stressanti colloqui e così via.

C’è differenza tra denotazione e connotazione di una parola. La prima ha carattere più “oggettivo” e “neutro”, la seconda porta con sé l’affettività.

Nella connotazione delle parole c’è incorporata la cultura con significati impliciti positivi o negativi, perciò, una buona spiegazione ed opportuni esempi aiutano a capire frasi ambigue, come accade leggendo il libro, che in definitiva si sforza di ridurre quelle che possono essere le incomprensioni, consapevoli o inconsapevoli, di una o di entrambe le parti che dialogano.

E ci piace concludere ricordando che Luigi Pirandello, nel dramma “Sei personaggi in cerca d’autore”, evidenzia il tema dell’incomprensione, mettendo in risalto l’impossibilità degli uomini di esprimersi e comunicare intendendosi in modo concreto: “Ma se è tutto qui il male! Nelle parole! Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo d’intenderci; non c’intendiamo mai!”.