Ferdinando Scianna, puri racconti senza sentimentalismi
Fotografia, la mostra "Istanti di luoghi" - Forma - Milano
di Simonetta M. Rodinò
Panni stesi su una terrazza in Egitto, cammelli sdraiati su una spiaggia nello Yemen, intrico di antenne sui tetti di Barcellona…ma anche disegni di nuvole sulle montagne boliviane, il delta del Po immerso nella nebbia, file di cactus su una collina in Messico…e ancora la New York dei ponti e la Parigi degli anni di François Mitterand.
Sono alcune tra le immagini realizzate da Ferdinando Scianna e presentate nella mostra “Istanti di luoghi”, da domani da Forma Meravigli a Milano.
La rassegna, da non perdere, non si snoda cronologicamente, ma si sviluppa “per assonanze e dissonanze”, chiarisce Alessandra Mauro, curatrice dell’esposizione insieme al fotografo, nato a Bagheria nel 1943.
Proprio la “sua” Sicilia cominciò a fotografare intorno ai 17 anni, prima di trasferirsi a Milano e successivamente a Parigi per dieci anni come corrispondente dell’Europeo.
Nella capitale francese conobbe Henri Cartier-Bresson, che lo introdusse nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum.
La mostra nasce da un libro, per l’artista sinonimo e scopo stesso del suo mestiere. Fotografare per Scianna è racconto, memoria. E le foto come nascono? Dalla illuminazione che creano nel soggetto.
Per riuscire a vedere ciò che guarda, un artista deve interiorizzare una sorta di codice attraverso cui decifrare il senso delle forme. Siano essi ritratti di figure, o luoghi, cambiano il modo di essere.
La rassegna ospita una selezione di immagini, risultato di anni di osservazione, istanti rivelatori di momenti sociali all’interno del paesaggio. Che, anche se privo delle figure umana, trasmette comunque una presenza.
“Ho sempre pensato io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie. Anche questi luoghi non mi sembra di averli cercati, li ho incontrati vivendo, e poi ho scelto alcune delle tante fotografie che in questi incontri mi sono state regalate per comporne un libro nel quale riconoscermi”, confida
Una narrazione di paesaggi dunque: dalla Sicilia, alla Calabria, dalla Puglia a Napoli e la Val Padana, e poi il mondo…Dalla Costa D’Avorio alla Bolivia, da Barcellona a New York, da Parigi a Rio De Janeiro …Non sono grandi luoghi canonici. Come anche nei ritratti Scianna immortala personaggi famosi e gente comune.
Racconti senza sentimentalismi, lontani dalla retorica. Emozioni vere.
Due i linguaggi fotografici: quadricromia e bianco e nero. Per le riviste di moda ha usato il colore. Ma questo è un viaggio tutto in bianco e nero, “Parlo piuttosto bene anche il colore, ma la mia lingua materna è il bianco e nero”,
Una piccola sala è poi dedicata ai libri scritti dall’artista: “Ritratto di un autore in 16 libri pubblicati (e alcuni mai realizzati)”.
“Istanti di luoghi”
Forma Meravigli - Via Meravigli 5 - Milano
21 aprile - 30 luglio 2017
Tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.00; Giovedì dalle 12.00 alle 23.00; Lunedì e martedì chiuso
Ingressi: intero: 8 euro; Ridotto: 6 euro
Infoline: 02/58118067
Catalogo: edito da Contrasto
www.formafoto.it
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