Culture
"Geopolitica dell’infosfera", da ChatGPT ai robot: il libro-guida del digitale
Su Affari la recensione esclusiva di “Geopolitica dell’Infosfera”, la nuova fatica editoriale di Paolo Savona e Fabio Vanorio, edita da Rubbettino
C’è un aspetto particolare nel libro, quasi un tentativo di risvegliare animi sopiti o spaventati dalla tecnologia. Secondo gli autori, “la Quarta Rivoluzione Industriale arriva a relegare l’essere umano a un ruolo di replicante" e “lo spostamento del ruolo dell’essere umano da innovatore a esecutore comporta verosimilmente nel tempo un abbassamento della soglia del quoziente intellettivo medio a causa di uno sviluppo cognitivo dell’individuo sempre più limitato e focalizzato su poche attività, perlopiù ludiche e disimpegnate.”
Ciò lo stiamo già vedendo con l’esplosione di ChatGPT, in particolare con il suo impiego per sostituire alcune nostre funzioni cognitive vitali, in primis quella della prima redazione di una bozza, momento fondamentale della scrittura in quanto prima espressione di scrittura creativa. A ChatGPT spesso si chiede di fornire idee, riducendo la nostra capacità di innovazione. Questo, a detta degli autori, non fa che accelerare il punto di “singolarità”, “status che rimuove l’uomo dal ciclo decisionale” in quanto “viene ingegnerizzata l’intelligenza cerebrale umana, consentendo all’Intelligenza artificiale di migliorare sé stessa autonomamente”.