Culture
Gioconda, aperta la tomba con probabili resti del figlio

Ultimo e determinante esame per svelare il mistero delle delle spoglie mortali della Gioconda di Leonardo. Dopo 300 anni, oggi e' stata aperta la Cripta dei Martiri, all'interno della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze, dove sono contenute le ossa di una parte della famiglia di Monna Lisa, Lisa Gherardini, la donna che fu la prima modella di Leonardo per realizzare la Gioconda. Nella Cripta dei Martiri sono sepolti due figli del marito di Monna Lisa, Francesco di Bartolomeo del Giocondo, a sua volta sepolto li'; il primo figlio, Bartolomeo, avuto dalla prima moglie e l'altro, Piero, di Lisa Gherardini, che l'uomo ebbe per seconda moglie.
Prelevando il dna dalle ossa ritrovate oggi, sara' possibile una comparazione con quello estratto da alcuni resti di donna, ritrovati nel complesso fiorentino di Sant'Orsola mesi fa, che i ricercatori sperano possano appartenere a Lisa Gherardini. Le ricerche delle spoglie mortali della Gioconda immortalata da Leonardo, hanno avuto inizio due anni fa proprio nel complesso fiorentino di Sant'Orsola, dove sono stati scoperti otto scheletri, tre dei quali femminili. Al momento, su questi ultimi, e' in corso l'esame del Carbonio 14, che potrebbe svelare quale di questi scheletri puo' esser riconducibile al periodo cinquecentesco, in cui Lisa Gherardini venne sepolta. La donna mori' il 15 luglio del 1542.
"Il ritrovamento dei resti mortali della famiglia di Lisa Gherardini nella Cripta dei Martiri e' fondamentale perche' permette una comparazione fra il dna estratto negli scorsi mesi dai resti di Sant'Orsola e quello che sara' prelevato da quelli scoperti oggi - ha spiegato Silvano Vinceti, responsabile della ricerca e del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali - solo quando troveremo la corrispondenza fra una madre ed un figlio, avremo scoperto automaticamente Lisa e suo figlio Piero, il figlio legittimo. Questo e' il passaggio chiave - ha concluso Vinceti - per arrivare all'ultima fase della ricerca, quella piu' esaltante: la ricostruzione del viso della donna". La Cripta dei Martiri aperta oggi, reca sulla lapide lo stemma, vergato in latino, della famiglia del Giocondo. La cripta fu poi acquistata nel 1527 da un'altra famiglia. Al momento dell'apertura, la cripta e' risultata 'ammantata' da un velo di fango, perche' fu invasa dalle acque del fiume Arno con l'alluvione del 1966. Un ambiente ideale, hanno spiegato i ricercatori, per isolare e reperire i resti.