Culture
Il Princeps Irpino avvia il Carnevale al ritmo della tarantella montemaranese
Una serie di eventi e finanche un treno d'epoca per promuovere il patrimonio culturale e folcloristico della provincia di Avellino.
Sette Carnevali uniti con il Princeps Irpino per promuovere il patrimonio culturale e folcloristico della provincia di Avellino. Sette eventi carnevaleschi che quest’anno prendono il via a Forino il 3 febbraio e si concludono a Montemarano il giorno 18 con la morte, il funerale e la lettura del testamento dando vita ad un circuito di promozione e valorizzazione turistica del territorio attraverso la memoria e il divertimento. “Lo spirito di Princeps -spiega Roberto D’Agnese, ideatore dell’associazione Princeps e direttore artistico- è rimasto immutato. Il nostro obiettivo è dare vita ad una visione unitaria, pur nelle differenze, del Carnevale irpino, promuovendo forme di collaborazione tra tutti coloro che nelle singole realtà tengono viva la tradizione del Carnevale. E’ con questo spirito che siamo riusciti ad ottenere grandi riconoscimenti, come quello dello scorso anno, a Roma, al Parco della Musica, che ci ha dato grande visibilità su una ribalta nazionale così prestigiosa”. Tutte le attività del Carnevale Princeps Irpino si svolgono prima del Carnevale, così da lasciare intatta la tradizione di ciascuna comunità di festeggiare nel proprio paese, creando allo stesso tempo una sorta di anteprima dell’evento. Sette i Carnevali del Princeps: quello di Montemarano, di Castevetere, la Zeza di Capriglia e di Mercogliano, la Mascarata di Serino, Ballo ‘o Intreccio di Forino e Borgo Carnevale Città di Montoro. Quest’anno è la volta di Montemarano ad ospitare l’11 e il 18 febbraio l’evento finale. Qui processioni di maschere si snoderanno coreograficamente per le strade del paese emettendo grida liberatorie e lanciando confetti. Quid del carnevale montemaranese sarà la tarantella danzata in processione con poco sfarzo ma con tanta allegria e originalità perché rappresenta la riscossa della povera gente, degli umili che si riscattano. “Un paese che vive al ritmo di tarantella. Il carnevale di Montemarano è infatti unico nel suo genere perché ha come colonna sonora la tarantella con cadenza terzinata riprodotta da piccole orchestre scatenate di clarinetti, flauti, fisarmoniche e tamburi a ritmo sostenuto fino al delirio. E l’eccesso rappresenta il vero senso della festa”, spiega il sindaco, Beniamino Palmieri. Un crescendo dunque di ritmi che miscela, in un gioco di assonanze, teatro e scenografia, musica e tradizione, divertimento ed affabulazione di questo paese sorto attorno al suo maniero a guardia di un tratturo tra la piana del Dragone e la via per Benevento. Un evento che ha indotto quest’anno la Fondazione Fs, in collaborazione con il Touring club di Campania, Basilicata e Puglia a riattivar per l’evento carnevalesco anche il tratto da Foggia della linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio fino alle porte di Montemarano, l’antica ferrovia dei sapori, che dall’epoca della sua realizzazione a cavallo tra il 1888 e il 1895 non ha mai avuto vita facile. A battersi per questa ferrovia, che toccava le province di Avellino, Foggia e Potenza, uno spirito indomito della letteratura, Francesco De Sanctis, nativo di Morra al quale gli enti locali hanno dedicato nel 2000 l’omonimo parco letterario, una delle attrattive del territorio irpino. “Quella di Princeps dimostra come l’unione di culture e folclore sia in grado di creare una forza incredibile, soprattutto in Irpinia. E proprio perché crediamo nella rete siamo aperti alla partecipazione di alti Carnevali che vogliono condividere questo percorso con noi”, sottolinea Felice Scozzese, presidente dell’associazione. Un Carnevale, dunque, il Princeps e quello monte maranese che puntano alla riscoperta di un territorio che ha grandi potenzialità e attrattori culturali, storici, artistici ed enogastronomici, come ricorda il sindaco Palmieri. “Visitare L’Irpinia vuol dire viaggiare attraverso luoghi tra i più belli e suggestivi d’Italia e che dall’Italia conservano le migliori caratteristiche: i monumenti, le tradizioni popolari, la gastronomia (è terra del Taurasi), i parchi naturali”.