Culture
In mostra a Lugano tre secoli di arte svizzera
Mostra “Hodler – Segantini - Giacometti” Capolavori della Fondazione Gottfried Keller, nella sede del LAC Lugano Arte e Cultura
Uno sguardo sulla storia dell’arte svizzera degli ultimi tre secoli è offerto dalla mostra “Hodler – Segantini - Giacometti” Capolavori della Fondazione Gottfried Keller, nella sede del LAC Lugano Arte e Cultura del centro cantonale della Svizzera italiana.
La rassegna, realizzata in occasione dei 200 anni dalla nascita di Alfred Escher, padre di Lydia Welti-Escher e di Gottfried Keller, cui è dedicata, ha il duplice obiettivo di mostrare opere spesso mai prestate e presentare la rete dei musei svizzeri al pubblico del Sud delle Alpi.
Un passo indietro…
Nel 1890, all’atto costitutivo della Fondazione, Arnold Böcklin fu nominato dalla fondatrice Lydia Welti-Escher membro della Commissione federale, incaricata dell’acquisto delle opere.
L’esposizione si apre con “La Vergine dei Mercedari” di Giovanni Serodine (1620-1625) attraversa il Settecento con lavori di Liotard, Petrini, Wolf, Füssli e Sablet per giungere all’Ottocento di Calame, Zünd, Böcklin, Koller, Anker, Hodler, Vallotton, Segantini ….
E’ un incrociarsi di stili, tematiche, luoghi e amicizie.
Così, il fascino delle Alpi che catturò tanti pittori europei: tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento anche l’Engadina diventa ambiente prescelto da molti artisti svizzeri. Giovanni Segantini lascia Milano per trasferirsi sulle montagne Svizzere, prima a Savognin, poi a Maloja e, nel 1894, conosce Giovanni Giacometti - padre del più famoso pittore, scultore e incisore Alberto - con cui stringe un forte rapporto d’amicizia e lavoro. Il loro legame si rivelerà prezioso per la realizzazione del celebre “Trittico della Natura” di Segantini. In occasione dell’esposizione mondiale del 1900 a Parigi, il pittore divisionista aveva previsto di realizzare un monumentale panorama dell’Engadina, mai terminato per motivi finanziari. L’artista ridusse il progetto al Trittico, attraverso cui rappresenta l’esistenza dell’uomo in armonia con la natura. L’opera, tra enormi tele, è considerata il testamento spirituale di un artista profondamente legato al mondo alpino.
Sempre in Engadina nel 1907 Ferdinand Hodler trascorre un soggiorno durante il quale prepara alcuni dipinti di paesaggio dove l’artista tende a una riduzione di colori e dettagli.
Anch’egli parteciperà all’esperienza del Trittico. Tra le sue opere esposte, lo splendido olio “L’Eletto”, dalla dimensione sospesa e spirituale.
Tornando a Böcklin, ecco “Die Toteninsel” - L’isola dei morti - un celebre esempio della pittura evocativa dell’artista basilese, abilissimo nel fondere il motivo visionario con la rappresentazione realistica.
In mostra poi una “Natura morta” di Félix Vallotton, in cui gli oggetti, disposti semplicemente su una tovaglia bianca, sono ambientati nello spazio del suo atelier.
Il percorso si chiude con l’unica scultura: “Buste di Annette”, 1964, di Alberto Giacometti: spalle e corpo solo accennati, il volto attira tutta l’attenzione.
“Hodler – Segantini - Giacometti” Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
LAC - Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6 – Lugano – Svizzera
24 marzo - 28 luglio 2019
Orari: Martedì - domenica: 10:00 – 18:00 Giovedì aperto fino alle 20:00 - Lunedì chiuso
Ingressi: tariffe e lista completa di riduzioni e agevolazioni sono consultabili direttamente sul sito del Museo.
Infoline: +41 (0)58 866 42 40
www.luganolac.ch