Iniziative / Aspettando la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.
Di Simonetta M. Rodinò
Milano capitale del pensiero creativo? Una bella sfida raccolta dalla Triennale del capoluogo lombardo. Che in collaborazione con il Bureau International des Expositions, il Governo, il Comune di Milano, la Regione, le Camere di Commercio milanese e brianzola sta organizzando la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.
Prima Triennale del nuovo millennio, l’esposizione torna dopo vent’anni e si articola in un ambizioso e ampio programma. Dal 2 aprile al 12 settembre saranno allestite venti mostre, organizzati eventi, concerti, premi, incontri a tema, convegni, summer school, spettacoli teatrali, festival, concorsi.
Un’altra novità: la rassegna esce dal Palazzo dell’Arte e si diffonde in tutta la città con l’obiettivo di decodificare e individuare i cambiamenti della creatività progettuale. Nel titolo “21st Century. Design After Design” è racchiuso il significato dell’operazione: la preposizione after (dopo) ha un doppio valore. Un “dopo” in quanto posteriore al Novecento, oppure “nonostante”, una progettualità cioè che si fa largo a dispetto del persistere di condizioni ascrivibili al secolo precedente. “La questione chiave – spiega Claudio De Albertis, presidente di Triennale, - tocca una nuova “drammaturgia” del progetto consistente soprattutto nella sua capacità di confrontarsi con i temi antropologici che la modernità classica ha escluso dalle sue competenze, come la morte, il sacro, l’eros, il destino, le tradizioni, la storia”. La relazione dunque tra città e design, i rapporti tra design e accessibilità delle nuove tecnologie dell’informazione, i rapporti tra design e artigianato.
Dodici le sedi che avranno uno specifico curatore per ciascuna rassegna tematica. Oltre quella centrale del Palazzo dell’Arte, saranno coinvolti Fabbrica del Vapore, Hangar Bicocca, Campus dell’Università IULM, Politecnico di Milano, Museo Diocesano, Museo della Scienza e della Tecnologia, Museo delle Culture, Palazzo della Permanente e Villa Reale di Monza. Anche l’area Expo parteciperà all’esposizione, probabilmente con apertura che slitterà di un mese: in due padiglioni da 17mila metri quadrati - situati di fronte la piazza d’ingresso al Cardo dalla passerella di Cascina Merlata - saranno allestite 6 mostre dal tiolo “City after City”, un orto planetario, una Book room e il progetto “Design for All”, in cui nove studi di architettura saranno impegnati a concepire ambienti e servizi fruibili da persone con esigenze diversificate.
Impossibile descrivere tutte le venti mostre di cui 11 curate dal comitato scientifico della XX1T e nove in collaborazione con Musei, Enti, istituzioni e aziende. Segnaliamo solo la nona edizione del Triennale Design Museum (dal 2 aprile al 19 febbraio) dal titolo “W, Women in Italian Design”, in cui si cerca di tracciare la storia del design italiano tutta al femminile.
Qualche cifra: 30 i Paesi partecipanti, dalla Cina alla Gran Bretagna, dal Giappone agli USA.
Il biglietto di 15 euro consente di entrare una volta in ogni sede per tutta la durata della manifestazione.
quello di 22 euro è con ingressi illimitati ovunque e per tutti i cinque mesi
La dimensione di una Triennale diffusa potrà essere l’occasione per sperimentare modalità espositive nuove, una sorta di laboratorio di riflessione e di elaborazione narrativa.
Iscriviti alla newsletter