Culture
Storiografia/ L'autentica storia di Otranto nella guerra contro i Turchi
di Alessandra Peluso

Un capolavoro della storiografia italiana si preannuncia “L'autentica storia di Otranto nella guerra contro i Turchi” di Daniele Palma.
Uno studioso coraggioso e senza dubbio generoso, appassionato di storia, in particolare della Terra d'Otranto. Balza immediatamente agli occhi la competenza di Palma nel leggere le descrizioni accurate e dettagliate degli eventi, la ricerca compiuta nel corso degli anni onerosa su fonti attendibili e documentate con completezza grazie all'utilizzo di tavole. Si tratta di bellissime immagini e foto dell'epoca che sanciscono il percorso itinerante di un'Italia che intreccia storie e leggende tra cristiani e musulmani.
È un'opera di un'importanza dominante, dal valore sublime sia per il metodo storico adottato sia per la passione che emerge imperiosa nei riguardi di Otranto e della storia salentina e italiana, oltre ad un gusto estetico per la pregiata manifattura dell'intero volume.
Leggendo le vicende otrantine del 1480-81 che hanno interessato l'intera Terra d'Otranto, le invasioni barbariche dei turchi, lo Stato pontificio sembrerebbe scontato dire che l'opera arricchisce; infatti, non fa solo questo, ma è un testo che istruisce e certamente può costituire parte integrante come materia di studio nelle scuole medie superiori e nelle università come esame specialistico.
Insomma conoscere la cultura salentina è un dovere oltreché un diritto, come conoscere quella italiana.
Addentrandosi nell'“Autentica storia di Otranto nella guerra contro i Turchi” si leggono - non senza curiosità e interesse - le fonti antiche che riguardano la corrispondenza diplomatica tra gli oratori e i loro signori estensi alla corte di Ferrara, gli oratori presso la corte di Napoli - Nicolò Sodaleto e Albertus Cortesius -. Segue la spedizione turca intorno alla quale si è scritto tanto tra miti e leggende, mentre qui si osserva un'analisi obiettiva, precisa e puntuale propria di uno storiografo, comprendente gli schieramenti politici delle città di Venezia e Firenze; l'armata turca e lo sbarco presso il piccolo centro di Roca (solo in questi ultimi anni considerata per la sua importanza storica dai salentini, fa parte della marina di Melendugno nel leccese) quindi il dramma vissuto dagli otrantini assassinati e la questione ebraica. (p. 54 e ss.)
Daniele Palma affronta un argomento importante che potrebbe ampliare un dibattito molto interessante sulla presenza dell'antisemitismo che giaceva già in questi anni contro gli ebrei, di matrice religiosa - aggiunge - piuttosto che etnica. (p. 74).
È ammirevole il lavoro di ricerca nel quale l'autore utilizza le fonti in lingua originale come il latino. Così come è sorprendente la descrizione “in una notte di mezza estate” dello sbarco turco presso Roca narrato dalle fonti di Marziano che attestano la partenza delle navi turche all'alba della baia di Valona sino alle coste del Salento. Segue il viaggio itinerante del re Ferdinando d'Aragona in Puglia, accompagnato per un tratto dagli oratori di Milano e di Ferrara. Di capitolo in capitolo gli intrighi non mancano, nemmeno l'atmosfera mistica che si respira nei carteggi che segnano incomprensioni, malumori anche col potere pontificio.
Tutto è così strabiliante e l'interesse resta vivido nel leggere l'intera opera. Sembra quasi svolgersi magicamente sino a giungere all'epilogo della storia otrantina. Una magia che ancora oggi possiede la città di Otranto con un conturbante alone di misticismo quasi diabolico.
“L'autentica storia di Otranto nella guerra contro i Turchi”- impresso per i tipi di Kurumuny nell'anno 2013 - di Daniele Palma è un'indubbia opera di eccellente valore storico e storiografico, così come condividerebbe lo stesso Croce o Vico, che conduce il lettore, lo studioso, a viaggiare in un secolo di storia che appartiene all'Italia proprio come un gioiello d'Oriente al suo sultano.