Culture
Libri, da Chandra Livia Candiani una sveglia e un invito a “farsi vivi”
In libreria per Einaudi "Il silenzio è cosa viva" di Chandra Livia Candiani

Dal 9 ottobre è nelle librerie Il silenzio è cosa viva (Einaudi 2018) di Chandra Livia Candiani. Come recita il sottotitolo, “L’arte della meditazione”, Il silenzio è cosa viva è un testo sulla meditazione buddista; ma non è solo questo, è un libro per tutti, in cui la vita fa alta la qualità della scrittura e la scrittura diventa qualcosa di importante “per la vita”.
Sia nei testi poetici (La bambina pugile, Einaudi 2015; Fatti vivo, Einaudi 2017) sia nel libro dedicato all’insegnamento della poesia nelle scuole elementari (Ma dove sono le parole?, Effigie 2015) sia in questo testo sulla meditazione, è inconfondibile lo stile e il mondo di Chandra Livia Candiani. D'altra parte, meditazione e poesia sono due vie attraverso cui lei conduce la sua ricerca spirituale, come lei stessa dichiara: “Le misteriose vie della vita mi hanno regalato due metodi, due alleati per avvicinare e arrivare ad accogliere la paura: la poesia e la pratica del Buddhismo”.
Con la lingua tutta schegge e frantumi della poesia e con un andamento narrativo intessuto di illuminanti squarci autobiografici, Chandra Candiani con questo libro ci porta passo passo nella stanza della meditazione, dove seguiamo il suo percorso attraverso l'attenzione al qui e ora e al respiro, il radicamento alla terra e al corpo, l'attesa e l'ascolto. Vediamo così come è possibile liberarsi delle narrazioni e autonarrazioni della mente, dell’io monade della tradizione occidentale e di una conoscenza solo razionalistica, per lasciare spazio a una conoscenza e a una consapevolezza che coinvolga tutto l’essere. "Meditare non è fare il vuoto intorno a noi. Anzi: è non separare i mondi, non dividere quel che consideriamo spirituale da quel che riteniamo ordinario... È insomma stare dentro noi stessi, dentro tutto ciò che siamo in quel momento, consapevolmente. Spesso si pensa che la soluzione al dolore e all'ansia sia altrove, ma è nel dolore la soluzione del dolore (e nell'ansia la soluzione dell'ansia). Sentendolo, abitandolo, assaporandolo, non è più un estraneo, ma a poco a poco un ospite scomodo, irruente, tempestoso e infine un pezzo di noi".
Una volta svegliata la consapevolezza, questo percorso esce dallo spazio limitato della stanza per diventare la nostra quotidianità, aprirci al mondo e agli altri e scorrere in costante flusso con la corrente della vita, diventa un fatto non solo egoistico, poiché "sposta l’orizzonte della nostra visuale, lo sposta sull’infinità degli esseri" e ci chiama all'assunzione di responsabilità etiche e politiche. Anche Il silenzio è cosa viva, insomma, come gli altri libri di Chandra Livia Candiani, è una sveglia e un invito a “farsi vivi”. Anche questo è un libro da portare con sé.