Culture
Marina Abramovic a Firenze, la retrospettiva. "Ma Instagram non è arte"
Marina Abramovic a Firenze: retrospettiva a Palazzo Strozzi

ARTE: ABRAMOVIC, USARE INSTAGRAM NON E' ESPRESSIONE ARTISTICA
"Non possiamo certo chiudere gli occhi davanti al fenomeno delle nuove tecnologie, ai social network, che ormai fanno parte della nostra vita. Cerchiamo semmai di usare al meglio questi nuovi strumenti senza che siano le tecnologie ad usare noi. Una cosa è chiara: Instagram non è arte". Lo ha detto l'artista serba Marina Abramovic nel corso della conferenza stampa a Firenze per presentare la sua mostra retrospettiva "The Cleaner", in corso a Palazzo Strozzi da venerdì 21 settembre al 20 gennaio 2019. "Ogni artista - ha aggiunto Abramovic - deve trovare il mezzo migliore per esprimersi. Se il pubblico viene toccato dal messaggio dell'artista vuol dire che si è fatto un buon lavoro".
Marina Abramovic oltre se stessa: retrospettiva a Palazzo Strozzi. VIDEO
MOSTRE: ABRAMOVIC A FIRENZE CON IL SUO VECCHIO FURGONE CITROEN
Dal 21 settembre al 20 gennaio 2019 Palazzo Strozzi a Firenze ospita la prima grande mostra retrospettiva italiana dedicata a Marina Abramovic, una delle personalità più celebri e controverse dell' arte contemporanea, che con le sue opere ha rivoluzionato l'idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione. L'evento si pone come una straordinaria rassegna che riunisce oltre 100 opere dell'artista, offrendo un viaggio attraverso i lavori più famosi della sua carriera, dagli anni Sessanta agli anni Duemila e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance da parte di un gruppo di performer specificatamente selezionati e formati in occasione della mostra. Questo viaggio inizia oggi che gli spazi del Cortile di Palazzo Strozzi ospitano il furgone Citroën, ex cellulare della polizia che Marina Abramovic e Ulay acquistarono, due anni dopo la loro conoscenza (ad Amsterdam nel 1975) e col quale condussero una vita nomade tra una performance e l'altra, fra un'esposizione e un festival, viaggiando incessantemente per tre anni in Europa in un connubio di vita e arte fanno parte di un progetto unitario, di un moto perpetuo espresso nel manifesto Art Vital.