Talent Prize, vince Davide Monaldi
Davide Monaldi vince il Talent Prize, premio annuale promosso da Inside Art per i giovani artisti
Di Milo Goj
E' Davide Monaldi il vincitore della decima edizione del Talent Prize, il premio annuale promosso da Inside Art per i giovani artisti. La sua opera, Carta da parati è un affascinante trompe l'oeil, con il quale conferisce tridimensionalità a un elemento bidimensionale, esplorando le potenzialità di un materiale appartenente alla tradizione. La ricerca dell’artista ruota infatti intorno alla trasposizione scultorea di oggetti del quotidiano, indagando con ironia l’impiego della ceramica nell’arte contemporanea.
L'opera di Monandi, con quelle degli altri 9 finalisti, più quelle vincitrici delle passate edizioni, saranno esposte al Macro dal 12 dicembre a fine anno.
Le project room al primo piano del museo romano ospitano i lavori dei nove finalisti della decima edizione, rappresentanti delle diverse categorie artistiche. Con un’installazione sono arrivati in finale Davide Allieri con Billdor, Marco Strappato con Untitled (Ground), Jacopo Rinaldi con Circuito chiuso. Estratti da Harald Szeemann nel suo archivio, Luca Resta con Superposition. A rappresentare la sezione scultura insieme al vincitore Monaldi è Simona Andrioletti che arriva in finale con l’opera Belvedere, mentre due gli artisti selezionati nella categoria fotografia: Cosimo Veneziano con The Monument in the age of Berlusconi e Alberto Sinigaglia con Cloud#Teapot. Due sono anche i portavoce della sezione video: Simone Cametti con l’opera Tina e il tedesco Patrik Thomas con Hotel Desterro mentre non compare nessun artista a rappresentare la sezione pittura.
Lo studio #1 al piano superiore accoglie invece Carta Da Parati e i premi speciali 2017, selezionati dai principali sostenitori del Talent Prize. Prima fra tutti la Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo che deciso di premiare Andreco con il lavoro Between Nations.
Guest star dell'evento, il maestro Lorenzo Marini, che ha realizzato appositamente un'installazione a forma cubica. Un tipo d'arte già proposto da Marini all'ultima Biennale veneziana, quando lanciò a Palazzo Zenobio, sede del Padiglione Armenia, l'evoluzione tridimensionale della type art, la corrente artistica di cui è caposcuola.