Culture
Nadia Toffa, polemica libro. "Cancro un dono? Mai detto di essere fortunata"
Nadia Toffa: ‘Ho trasformato il cancro in un dono’. Il web la attacca. "Spettacolarizzazione del tumore". Lei si difende: "Mai detto di essere fortunata"
Non si placano le polemiche sul libro di Nadia Toffa, "Fiorire d'inverno", in uscita il prossimo 9 ottobre. Le sue affermazioni, in particolare quella in cui definisce il cancro un "dono", hanno scatenato il web. In molti la accusano di "spettacolarizzazione della malattia".
Nadia Toffa oggi risponde agli attacchi in un lunghissimo post su Facebook: "Gli webeti proprio perché ebeti continuano a ridere della parola dono. Non ho mai sostenuto di essere fortunata ad avere il cancro. Sono pazza secondo voi?!probabilmente chi non capisce e ride per fortuna sua non è mai entrato in un reparto di oncologia pediatrica. I Bambini lì sorridono e ridono non perché felici ne’ perché si sentono fortunati di avere il cancro ma perché hanno spirito di sopravvivenza e sanno che la vita continua nonostante la malattia e così i loro genitori che sono con loro a sostenerli ogni giorno cercando di portatgli allegria. Sono scemi? O si sono trovati in quella situazione e cercano di sopravvivere?! chiedetevelo davvero! Il cancro è un dono per loro? Avessero potuto scegliere cosa avrebbero deciso per i loro figli? Quel destino infame? Ne sono felici? O Provano solo a essere sereni per dare coraggio ai loro piccoli.Tra l’altro sono gli stessi psicologi e medici a dire che un atteggiamento positivo aiuta. Motivo per cui esiste la clownterapia. Fin dall’esordio della mia malattia ho sestenuto che l’unica speranza che abbiamo contro il tumore è la medicina. Con radio e chemio.....uniche cure esistenti....Magari con la forza di volontà si potesse guarire.... non è ovviamente così Ma di certo un atteggiamento positivo aiuta e questo lo dice la scienza non la sottoscritta.
Dunque imparate a non giudicare e fatevi un giro negli ospedali o a casa dei malati oncologici. Non c’è un funerale in corso perché le persone sono ancora vive e sono felici di esserlo e così le persone che li assistono ovviamente, con dolore e strazio ma con resilienza. Non credo sia difficile provare a immedesimarsi. Provateci snche per poco.
Fate uno sforzo su. Forse forse riuscite a capire.
Sono stata in zone di guerra...in Iraq per la precisione e dove esplodono le bombe i bambini giocano a pallone. E le mamme preparano il te. La vita è più forte e sono convinta che quei bambini che giocano non offendono i soldati e nemmeno quelle mamme che preparano da mangiare ai loro figli.
Così come i bimbi dei reparti d’ospedale che ridono non offendono i medici. È solo la vita che continua a scorrergli nelle vene. È semmai una manna dal cielo.
Ognuno è libero di vivere la malattia come crede ovviamente. Massima libertà e rispetto da parte mia 🙏🏻Criticare però chi non sospende la vita per continuare a vivere nonostante il cancro non perdendo nemmeno un istante , considerandolo prezioso è solo molto superficiale e mediocre. dimostra tanta superficialità . Sapete a volte Credi di volare alto tra le aquile e invece ti guardi intorno e ti accorgi di essere in piazzaSan Marco tra i piccioni. Mamma che tristezza e amarezza mi viene. Solidale con tutti i malati che continuano a vivere. Non mollate! Non siete soli. Forza e coraggio. Non diamogliela vinta in partenza. Proviamo a vincere 💪🏻🙏🏻
Con voi nella resilienza e nello spirito di sopravvivenza. Webetiiiiiiiiii?! Provate a ridere ancora?!?!? Potreste riuscirci 😳 illuminateci con i vostri profondi commenti su. Vi aspettiamo con ansia. Limmondizia della rete riesce sempre a stupirmi. Illusa io. Che la gente provi a mettersi nei panni di chi soffre 🤷🏼♀️ma quando mai?! solo tanta invidia sociale si vede in giro. 🙁dilagante purtroppo.
Dopo la visita di ieri pomeriggio in un qualsiasi reparto di oncologia pediatrica. forse sono io che sbaglio ad avere ancora fiducia nell’essere umano. E a credere che esista ancora il sentimento della pietà. La pietas col significato alla latina cioè un sentimento che induce amore,compassione e rispetto per le altre persone.
Che delusione mi viene a volte eppure non mi abbatto e combatto. Che dite? Sono una illusa?? Con la massima sincerità, onestà e vicinanza a chi ha perso una persona cara per colpa di questa infame malattia. Inaspettata e cruda. col cuore in mano Nadia".
Nadia Toffa nella bufera: "Il tumore è un dono". Polemica sul libro
“In questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità”. Così scrive sulla sua pagina Instagram la Iena Nadia Toffa, la quale ha presentato sui social il suo nuovo libro “Fiorire d’Inverno”, un’autobiografia nella quale racconta la malattia che l’ha colpita e su come ha deciso di affrontarla. Non tutti, però, hanno apprezzato l’uso della parola ‘dono’ per parlare di cancro.
Nadia Toffa: ‘Ho trasformato il cancro in un dono’, la rete la attacca: ‘Business’
Anche l’espressione “i tumori sono tutti uguali” ha suscitato non poche polemiche tra i suoi follower, che l’hanno accusata di essere troppo superficiale nel trattare un tema così delicato e sensibile. Qualcuno infatti ha twittato: "Nadia dice che il cancro è un dono, lo vada a dire a tutte le persone che hanno perso amici o parenti. Non si può banalizzare in modo così superficiale una malattia così seria".
«Il cancro è un dono, tutti possono sconfiggerlo», bufera su Nadia Toffa per le frasi sui social
Anche Massimo Gramellini, giornalista ed vicedirettore del Corriere della Sera, ha valutato le affermazioni di Nadia Toffa eccessivamente ottimiste ma poco realiste. Scrive: “Tanti pazienti affrontano da anni il dolore con immenso coraggio. Andrebbero considerati degli imbelli solo perché il male continua a sovrastarli? Il contagioso entusiasmo di Nadia Toffa può esaltare chi si accinge a un’impresa per la prima volta, ma anche deprimere chi ha già sperimentato i limiti della condizione umana.” E aggiunge: “Purtroppo la volontà non basta. C’entrano anche il destino, il carattere, il Dna. La vita, come la malattia, è un’esperienza individuale condizionata da una miriade di variabili quasi mai riconducibili a una ricetta collettiva.”
Nadia Toffa pubblica un libro sulla sua malattia. Facci: “Spettacolarizzazione del tumore”
L’attacco più forte rivolto alla conduttrice Nadia Toffa è arrivato però da Filippo Facci, giornalista di Libero, il quale si è scagliato contro la Iena accusandola di spettacolarizzare la sua malattia e di aver scritto un libro solo per business.
“Pure il libro. Siamo alla spettacolarizzazione del tumore e alla sua trasformazione in core-businnes di un' attività pseudo-giornalistica: avremmo voluto non tornarci più sopra, sul penoso "caso Nadia Toffa", ma la banalizzazione dei malati che questa signorina sta perpetuando è più importante di lei e della sua egolatria”, così scrive Facci su Libero.
Nadia Toffa pubblica un libro sulla sua malattia. Facci: “Spettacolarizzazione del tumore”. Ma lei risponde su Twitter: “Non si disturbi a dire la sua”
Ma la replica da parte di Nadia Toffa non si è fatta attendere. Scrive la Iena su Twitter: ”Gentilissimo signor @FilippoFacci1 non si disturbi a intervenire nel dibattito nobody ask you stia sereno nelle sue cose. Non si scomodi Grazie mille sicura che si ritirerà nelle sue stanze”.