Culture

Paestum: nasce il "Parco dei Piccoli", giochi antichi all'ombra dei templi

Eduardo Cagnazzi

Dieci strutture riproducono alcuni dei più famosi passatempi di logica e strategia dell'antichità e macchine da cantiere per realizzare i siti archeologici

Un parco giochi a tema archeologico e con uno sguardo all'ambiente e alla sostenibilità: è questa l’iniziativa che Legambiente di Capaccio Paestum e il Parco Archeologico mettono in campo per rendere il sito Unesco più accattivante per i visitatori piccoli che rappresentano quasi la metà del pubblico che ogni anno arriva a Paestum da tutto il mondo, dato costantemente in crescita.

Il “Parco dei Piccoli”, collocato sul lato est dei due grandi templi “Basilica” e “Nettuno”, consiste in dieci strutture che riproducono alcuni dei più famosi giochi di logica e strategia dell'antichità, ma anche alcune macchine da cantiere utilizzate per la costruzione dei tre templi dorici di Paestum: non manca la vite idraulica di Archimede. L'allestimento è inserito nel percorso di visita del sito archeologico ed è corredato da pannelli esplicativi e da panchine dove i genitori possono rilassarsi al cospetto dei monumenti millenari con uno sguardo vigile ai loro figli che, giocando, scoprono alcuni aspetti di storia e archeologia antica.

“Il museo come istituzione pubblica nasce nell'Ottocento per un pubblico di adulti colti”, spiega il direttore, Gabriel Zuchtriegel. “Oggi invece vogliamo offrire un'esperienza culturalmente arricchente per tutti, per cui ci impegniamo a rendere il sito più accessibile per i bambini, ma anche per le persone con disabilità. Il gioco coinvolge tutti i sensi ed è uno strumento da non sottovalutare per la trasmissione di conoscenze: esso è uno stimolo per la creatività di piccoli e grandi. Il passato ci può insegnare molte cose anche per il futuro, per esempio in merito alla sostenibilità ambientale”.

“Dopo il sentiero degli Argonauti e delle Sirene e l’Osservatorio del Paesaggio, rilanciamo con forza il lavoro di alleanza per la promozione del patrimonio locale attraverso la cura del territorio”, commenta il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani. “Ancora insieme per una sperimentazione rivolta ai più piccoli. Uno spazio di apprendimento e gioco per conoscere e diffondere il rispetto del patrimonio di bellezza culturale, artistico e paesaggistico. Lo abbiamo visto negli scorsi mesi: è attraverso il coinvolgimento dei più giovani che si riesce a diffondere maggiore consapevolezza su temi importanti come la tutela ambientale. Questo spazio sarà un ulteriore sfida di moltiplicazione dei luoghi della speranza di cambiamento”.