Parigi celebra l’ingegno di Gio Ponti. Mostra al Museo delle Arti Decorative
Parigi celebra l’ingegno versatile di Gio Ponti in una grande mostra al MAD – Museo delle Arti Decorative. “Un’opera mondo” la sua, scrivono i curatori Olivier Gabet, Dominique Forest, Sophie Bouilhet-Dumas e Salvatore Licitra, che lo rende “il legittimo successore dei più grandi artisti del Rinascimento italiano”: un architetto-designer dai molti volti, capace di “disegnare i contorni di un altro mondo possibile, poetico e pratico, leggero, luminoso, vibrante, che incarna la capacità di un patrimonio che non smette mai di affascinare: come un Leonardo o un Michelangelo degli oggetti, che spazia dall’insieme al dettaglio”. Fino al prossimo 10 febbraio, Tutto Ponti, Giò Ponti archi-designer ripercorrerà l’intera carriera del creativo italiano, dall’architettura al design industriale, muovendosi tra arredamento, tessuti, illuminazione, arte vetraria, ceramica, oreficeria, fino all’editoria con la rivista Domus di cui fu direttore, alle case progettate nel mondo e alle opere totali.
Quasi 500 opere, alcune delle quali mai mostrate prima d’ora, raccontano sei decenni (dal 1921 al 1978) in sezioni cronologiche e tematiche che mettono in evidenza le collaborazioni con grandi marchi del made in Italy e della scena internazionale, come Richard Ginori, Cassina, Christofle e Fontana Arte, e quelle con le piccole imprese artigianali, da cui sono nati lavori originali come quelli in cartapesta e rame smaltato.
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