Culture

Pirelli, la resilienza di Carrère nell'Annual Report 2019

Il volume “The Road Ahead” arricchito anche da 8 tavole illustrate del visual artist Selman Hoşgör

la resilienza di Carrère nell'annual report 2019 di Pirelli

È la resilienza il tema al centro di “The Road Ahead”, l’edizione 2019 dell’Annual Report di Pirelli che, proseguendo una tradizione ormai decennale, racconta un anno di storia aziendale andando oltre i numeri. E lo fa, quest’anno, affidando il compito di arricchire con testi inediti ed esclusive illustrazioni allo scrittore Emmanuel Carrère, al saggista John Seabrook e al visual artist Selman Hoşgör

Gli scrittori e il visual artist coinvolti nel progetto hanno così raccontato quella capacità di reagire, cambiare e migliorarsi che è, appunto, la resilienza. Una capacità che caratterizza anche le aziende che, come avviene per Pirelli da quasi 150 anni, hanno dimostrato nel corso del tempo di mantenere e rafforzare la propria identità adattando costantemente il proprio modello di business, i propri prodotti e i propri servizi all’evoluzione del contesto in cui operano. Nata prima dei cambiamenti imposti dal Covid- 19, l’idea della resilienza alla base del progetto si fonde inevitabilmente con la comparsa della pandemia, e si concretizza in una riflessione profonda che tocca anche l’emergenza che stiamo vivendo nei saggi “Midi à sa porte” di Carrère e “The Zoom brigata” di Seabrook. 

Nel proprio saggio, Carrère condivide le sue riflessioni e reazioni durante la stesura di un libro nel corso della pandemia: “Siamo rimasti tutti basiti davanti al crollo delle Torri Gemelle, quello che fino a oggi era l’avvenimento storico di maggiore portata accaduto nella nostra vita, ma nessuno scrittore, credo, ha pensato che il suo romanzo su un triangolo amoroso o sui primi disinganni della sua infanzia fosse divenuto antiquato dopo l’11 settembre 2001. E allora? Allora, niente: continuo, correggo, do gli ultimi ritocchi al mio libro sullo yoga. Può sembrare una cosa insignificante ma, se lo yoga è ciò che credo, insignificante non è, e non lo è nemmeno cercare di descrivere non tanto la propria piccola vita quanto, attraverso la propria piccola vita, l’aspirazione a essere ciò che si vorrebbe essere e le forze distruttive che vi impediscono di esserlo: la lotta comune, più o meno, a tutti noi. E, così, continuo: è la mia forma di resilienza”. 

John Seabrook sottolinea, invece, in un dialogo tra amici su una piattaforma virtuale sempre in epoca di pandemia, come un racconto sulla peste come il Decameron sia strettamente legato a un’epoca florida quale il Rinascimento: “Sapevate che il Decameron è stato uno dei primi libri ad essere stampato?”, “Ma cosa ha a che fare il Decameron con il Rinascimento?” chiese un altro compagno di brigata. “Semplicemente tutto,” ho risposto. “Pensateci: il mondo si avvia alla fine e, cinque anni dopo, appare quest’opera epica in prosa, il primo capolavoro della moderna letteratura occidentale. Il canone inizia con Boccaccio. La morale della storia è: “Finché esisterà la narrazione, l’umanità avrà un futuro”. Neanche la Morte Nera è riuscita a spegnere la sua forza vitale. Quale miglior esempio della resilienza umana, di fronte a un’avversità inconcepibile, del Decameron?”.

I testi dei due autori sono accompagnati da 8 tavole illustrate di Hoşgör, conosciuto per il suo stile colorato, divertente e dinamico sempre capace di stupire, di divertire e di emozionare. Ogni tavola da lui realizzata interpreta una parola chiave che identifica Pirelli: Artificial Intelligence, Changes, City of Future, Connection, Resilience, Smart mobility, Sustainability e Velocity. 

La collaborazione fra Pirelli, scrittori, artisti si inserisce in una lunga tradizione che ha portato, negli anni, al coinvolgimento di numerose personalità del mondo dell’arte e della letteratura a livello internazionale ad arricchire i bilanci Pirelli con contenuti creativi.