Premio Ferrari: vince il Wall Street Journal Magazine
Il Wall Street Journal Magazine vince il Premio Ferrari «Arte di Vivere Italiana - Articolo dell'Anno» con il reportage di Jay Cheshes «A Slice of Sicilian»
Il Wall Street Journal Magazine ha conquistato il Premio Ferrari «Arte di Vivere Italiana - Articolo dell'Anno». Così ha deciso la giuria del premio promosso dalle Cantine Ferrari che, giunto alla quarta edizione, è assegnato al giornale straniero che abbia valorizzato in chiave originale il bello, buono e ben fatto del nostro Paese.
Il Wall Street Journal Magazine ha vinto grazie al reportage di Jay Cheshes sulla scuola di cucina di Anna Tasca Lanza, nel cuore della Sicilia, che facendo rivivere le tradizioni del territorio, è diventata punto di riferimento e fonte di ispirazione per i celebi chef americani. Apparso nel giugno 2016 con il titolo «A Slice of Sicilian», l’articolo si è imposto, come si legge nella motivazione, «per la qualità dei contenuti, l'originalità del tema, che combina la tradizione con la modernità, e per la e bellezza delle immagini».
La premiazione avverrà lunedì 12 giugno a Milano durante una serata che, condotta da Duilio Giammaria, vedrà anche la proclamazione dei vincitori degli altri due premi giornalistici Ferrari «Titolo dell'Anno» e «Copertina dell'Anno». A contendersi le 1.000 bottiglie di Ferrari Brut Trentodoc destinate ai vincitori di entrambi i premi sono, per il «Titolo dell'Anno»: Il Giornale, Avvenire, Il Tempo, Il Messaggero e Il Piccolo. In gara per la «Copertina dell'Anno» sono invece Famiglia Cristiana, Internazionale, Venerdì di Repubblica e Panorama (con due copertine).
«Titolo dell'Anno» e «Copertina dell'Anno» festeggiano la decima edizione, un traguardo che si onorerà chiamando a dialogare i direttori dei giornali che si aggiudicarono la prima edizione, ovvero Giulio Anselmi, allora numero uno della Stampa e oggi presidente dell'Ansa e Daniela Hamaui, che guidava l'Espresso, ora alla direzione di Vanity Fair. Saranno affiancati da Ferruccio de Bortoli, entrato quest’anno nella giuria del Premio, ex direttore di Corriere della Sera e Sole 24 Ore e oggi con il suo Poteri forti (o quasi) ai vertici della classifica dei libri più venduti.