Culture
Primo Levi, i mondi dello scrittore in una mostra a Milano
Si inaugura a Milano al Museo della Scienza e della Tecnologia una mostra particolare dedicata a Primo Levi
di Ludovica Carlesi Manusardi
Si inaugura oggi a Milano al Museo della Scienza e della Tecnologia una mostra particolare dedicata a Primo Levi dal titolo emblematico: I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza. L’occasione è fornita dalla nuova edizione delle Opere Complete dello scrittore torinese. “Mondi” è il termine forse più appropriato per illustrare la complessa personalità di questo protagonista del Novecento. Primo Levi è stato innanzi tutto un uomo, un testimone unico della storia d’Italia, d’Europa e del Mondo; poi uno scrittore, un chimico, un uomo di scienza. In tutti questi ambiti la sua personalità, la sua chiarezza, la sua integrità costituiscono ancora oggi un esempio inimitabile.
Le pagine dei suoi libri ci forniscono non solo la rappresentazione dei molti mondi che Levi ha attraversato, conosciuto, nel corso della sua esistenza,- il mondo del malvagità, del terrore, quello della speranza e quello più confortevole della scrittura - ma un insegnamento forte che ha voluto condividere non solo con i potenziali lettori dei suoi testi ma con il genere umano nella sua totalità. Che cosa rappresenta infatti la testimonianza della prigionia ad Auschwitz in Se questo è un uomo se non un viaggio della vita alla ricerca di un fine e di un obiettivo giusto? Ricerca non riconducibile certo al singolo individuo ma estendibile all’umanità intera.
La mostra percorre quindi la pluralità di esperienze che hanno caratterizzato la vita dello scrittore torinese. Una vita diversificata, densa di passaggi, testimoniata da immagini per lo più inedite, interviste, citazioni, parole riprese dalle pagine dei suoi libri. Il percorso espositivo si articola in sei sezioni la prima delle quali inizia con l’ultimo racconto dell’ultimo libro: Carbonio tratto dal Sistema periodico. Forse perché il carbonio è protagonista della vita in tutte le sue forme. Segue il viaggio verso casa, accompagnato da una carta dell’Europa sulla quale è tracciato il percorso dello scrittore nel suo cammino di ritorno dal campo di prigionia.
A seguire la sezione dedicata a Levi scrittore, con una ricca sequenza di immagini e parole che riprendono e ricordano i diversi mondi immaginati e vissuti nei libri e nei racconti. Poi, quasi a interrompere questa successione dedicata alle parole, si passa a Levi chimico. Qui c’è una bella riproduzione della tavola degli elementi, il famoso sistema periodico, e una testimonianza dell’esperienza del Levi lavoratore presso la SIVA, la fabbrica di vernici dove Levi prestò la sua attività fino alla pensione. Il tema del lavoro, pensiero centrale del Levi uomo ben sviluppato nel libro La chiave a stella, è ripreso con forza nell’ultima sezione. Conclude il percorso di visita un video che propone, con parole e immagini, i vari momenti della biografia dello scrittore e che aiuta a ricomporre idealmente i vari capitoli della mostra. Alla fine della mostra è difficile, forse impossibile, anche per il visitatore più ignaro, non lasciarsi coinvolgere da una profonda emozione.
La mostra presentata al Museo è realizzata dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, con il sostegno di Material ConneXion Italia e con la collaborazione dell’Associazione Figli della Shoah. Resterà aperta fino al 19 febbraio 2017.