Salvador Dalì in mostra al Grimaldi Forum di Montecarlo - Affaritaliani.it

Culture

Salvador Dalì in mostra al Grimaldi Forum di Montecarlo

Retrospettiva dell’eccentrico artista catalano

di Simonetta M. Rodinò

Salvador Dalì mette in scena il proprio immaginario fra sperimentazione e suggestione onirica, inquietudine e tecnica, provocazione e paranoia.

In occasione del 30° anniversario della morte dell’artista catalano (Figueres 1904 - 1989) il Grimaldi Forum di Montecarlo, Principato di Monaco, ospita la retrospettiva “Dalí, una storia della pittura”.

Fulcro della rassegna, da non perdere, è il Dalí pittore più che il personaggio: l’obiettivo è far concentrare l’attenzione del pubblico sulle tele, sui diversi movimenti che hanno alimentato il linguaggio dell’autore e sui grandi maestri della storia dell’arte che l’hanno influenzato.

Come infatti egli stesso chiarisce nel trattato del 1948, “50 segreti magici per dipingere”, fin dalle sue primissime opere assorbe da Vermeer, Raffaello, Velázquez, Michelangelo e Picasso i canoni della pittura tradizionale su cui applica la sua personale interpretazione dell’origine e della formazione dell’universo.

L’esposizione, organizzata dalla Fundación Dalí e dal Grimaldi Forum (insieme con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid e il Salvador Dalí Museum di St. Petersburg in Florida), presenta in ordine cronologico una selezione di un centinaio tra dipinti, disegni e fotografie - oltre a oggetti del suo studio e alcuni documenti audiovisivi - risalenti agli anni tra 1910 e 1983.

Osservando i lavori si attraversano le correnti che più lo suggestionarono: dall’impressionismo alla pittura metafisica, passando per futurismo, fauvismo, cubismo, astrattismo, iperrealismo, pop art… in costante oscillazione fra tradizione e innovazione.

Il percorso inizia con la presentazione delle opere che raffigurano i paesaggi di Cadaqués e alcuni ritratti di famiglia tra cui “Ritratto del padre con la casa di Es Llaner” del 1920 c. e della nonna. Paesaggi spesso come sfondo ricorrente dell’azione figurativa, sia essa reale o onirica.

Poi il Dalí surrealista, con la creazione delle prime tele improntate alla trasgressione: in mostra “Lo Spettro del Sex-Appeal” del 1934. Debitore al padre della psicoanalisi Sigmund Freud, espone per la prima volta le sue teorie sul metodo paranoico-critico (secondo il quale i suoi quadri rappresentano dei simboli onirici), realizzando oli improntati all’ambiguità visiva; così in “La Donna visibile” dove le immagini sono sdoppiate.

Segue il periodo della mistica nucleare: usa il misticismo per riuscire a capire le forze e le leggi nascoste delle cose per poi impadronirsene; ne è esempio la tela “La Smaterializzazione vicino al naso di Nerone” del 1947.

Molto colpito dall’incontro con Andy Warhol, dedica poi la propria attenzione all’arte americana, alla pop art e all’iperrealismo.

Dal 1960 e per il resto della vita, nasce la passione per la scienza e le nuove tecnologie che si traducono nell’esplorazione di linguaggi come la stereoscopia o l’olografia. 

 

Infine l’ultima fase artistica di un Dalì che pur lottando contro una sorta di Parkison continua a dipingere: tele sul tema della malattia e dell’immortalità attraverso i classici.

Una quarantina di fotografie originali dell’artista completano l’esposizione.

Dalí, una storia della pittura”

Espace Ravel du Grimaldi ForumMonaco 10 - avenue Princesse Grace – Montecarlo – Principato di Monaco

Durata: fino all’8 settembre 2019

Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; apertura serale giovedì fino alle ore 22.00

Ingressi: intero € 11- ridotto € 9 - gratuito per i minori di 18 anni.

Biglietteria : +377 99 99 3000

www.grimaldiforum.mc