Sarah Moon secondo Carla Sozzani: a Parma il fuorisalone della cultura - Affaritaliani.it

Culture

Sarah Moon secondo Carla Sozzani: a Parma il fuorisalone della cultura

Sarah Moon secondo Carla Sozzani: a Parma il fuorisalone della cultura con la mostra Içi et Maintenant

di Maura Babusci

Dopo la presentazione del film documentario “Franca: chaos and creation” avvenuta durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che ha per protagonista l'eclettica direttrice di Vogue Italia ritratta dal figlio e regista della pellicola Francesco Carrozzini, la famiglia Sozzani è protagonista di un nuovo e atteso progetto artistico. Evidentemente sempre interprete di primo piano dei cambiamenti e delle nuove espressioni nel campo della moda e della cultura, dai successi nella carta stampata ai più prestigiosi eventi artistici, la mostra “Sarah Moon. Qui e Ora – Ici et Maintenant”, curata da Carla Sozzani in occasione del premio annuale di Mercanteinfiera, ha inaugurato la nuova sede per la fotografia a Palazzetto Eucherio Sanvitale nel Parco Ducale di Parma, aprendo così Mercateinfiera OFF, il fuorisalone della cultura.

Sarah Moon, artista francese tra le maggiori fotografe contemporanee, da molti anni indaga la bellezza e il suo rapporto con lo scorrere del tempo. Il titolo “Qui e Ora - Içi et Maintenant” è stato scelto dalla Moon, proprio per sottolineare il dialogo tra le opere e la sede dell'esposizione: un incontro d’autore, inatteso e intenso, con gli affreschi rinascimentali e le sculture del Palazzetto Eucherio Sanvitale, che apre a un dialogo inedito con la fotografia contemporanea. La mostra sarà visitabile fino al 15 ottobre, mentre, il fuorisalone della cultura di Parma (organizzato da Fiere di Parma e Comune) è legato alla omonima kermesse, Mercanteinfiera, che si svolgerà presso il polo fieristico dall'1 al 9 ottobre.

L'amicizia e l'affinità tra Sarah Moon e Carla Sozzani risalgono alla fine degli anni Settanta, quando iniziarono a lavorare insieme per le edizioni italiane di Vogue e in seguito di Elle. La prima mostra organizzata presso la Galleria Sozzani risale al 1996, "120 fotografie" curata dal Centre National de la Photographie di Parigi, a cui ha fatto seguito l’esposizione "Fotografie" e la mostra "Fil rouge" del 2006.

L'alfabeto segreto di Sarah Moon rimanda alla sfera dell’emotività, dell’intimo, e mette in scena una realtà immaginaria, filtrata da ricordo e inconscio. Il suo linguaggio antinarrativo evoca momenti, sensazioni, coincidenze, in una parola bellezza. "Sin dall’inizio ho sempre voluto sfuggire al linguaggio codificato del glamour. Quello che cercavo era più intimo, erano le quinte a interessarmi, un diaframma sospeso prima che il gesto si compia, un movimento al rallentatore…come quello delle donne che si allontanano di spalle" ha sottolineato l'artista nel libro “Coincidences”, pubblicato nel 2001. Le sue visioni fotografiche si schiudono su un universo magico, un universo di immagini poetiche. Di lei si sa poco. Raramente parla di sé, nascosta dietro il suo eterno berretto che sembra proteggere una grande timidezza. E' come se l'artista delegasse alle sue fotografie la pratica di parlare di lei. Fotografie misteriose, cariche di tensione drammatica e tuttavia riservate, che sembrano raccontare un intero mondo visto attraverso uno spiraglio luminoso.