Culture
Si è concluso Meeting Rimini, sei giornate dedicate all’essenziale
La rinascita e il recupero dei borghi, anche attraverso i cammini, è stato uno dei temi centrali nell’edizione 2024
Sei giornate, dal 20 al 25 agosto comprese, 800.000 presenze annuali, 3.000 volontari, centinaia di eventi collaterali e ben 45 edizioni. Rimini Meeting è ormai una delle manifestazioni più attese d’Italia e anche questa estate si è rivelata un grande successo.
Si è conclusa con un boom di presenze, provenienti da tutto il mondo, l’edizione 2024 di Rimini Meeting, uno dei festival sociali e culturali più frequentati d’Italia, ritenuto un luogo d’amicizia in cui confrontarsi a proposito di tematiche differenti. Quest’anno a dominare il dibattito – tra mostre, convegni, panel e altre iniziative – è stato il tema centrale dei borghi, analizzati nella loro rinascita e nella qualità che possono apportare allo stile di vita. Borghi e cammini, nell’ottica di un turismo lento e consapevole da contrapporre a quello mordi e fuggi, o delle grandi masse canalizzate negli stessi posti e negli identici periodi. Una riscoperta che comporta anche un tempo diverso: senza accelerazioni, lontano dalla fretta e dalla pressione, per ritrovare una diversa essenza dell'esistere.
A tale proposito, uno dei panel principali è stato quello tenutosi nella giornata di domenica 25 agosto, dal titolo Il patrimonio culturale e la rinascita dei borghi, trasmesso anche in diretta su Play2000 e Vita. I relatori Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, Paolo Baldi, Sindaco di Calascio, Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016, Cosimo Latronico, Assessore alla Salute, Politiche per la persona e PNRR della Regione Basilicata, Simone Marchiori, Assessore alle Politiche per la Casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia Autonoma di Trento, Alessandro Piana, Presidente facente funzioni della Regione Liguria e Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, si sono confrontati sotto la guida di Giuseppe Frangi, giornalista di Vita, su quale sia la strada per dare futuro ai tanti piccoli borghi che costituiscono un elemento fondamentale del paesaggio culturale e umano italiano. In particolare, il Commissario Guido Castelli, che sta guidando la rinascita dell'Appennino centrale, ha messo in evidenza come “rigenerare i territori non sia solo un atto di ricostruzione materiale, ma un impegno verso il futuro, verso la preservazione delle nostre identità culturali e delle tradizioni che fanno dell’Italia un Paese unico al mondo. È quindi fondamentale restituire vita e valore a questi luoghi, affinché possano tornare a essere spazi vitali, abitati e sicuri, e non meri ‘borghi-presepe’ destinati al solo turismo stagionale”.
Il tema dei borghi è stato bene messo in evidenza anche grazie alla mostra Borghi futuri. Volti, storie e imprese di una piccola Italia capace di reinventarsi, a cura di Riccardo Bonacina, Lucio Brunelli, Luca Fiore, Giuseppe Frangi, Gabriella Giorgione, promossa da Vita non Profit. Si sono raccontati dieci casi, in cui il percorso di rinascita ha visto protagonisti gli stessi residenti dei piccoli centri, in particolare giovani che non si rassegnano all’emigrazione ma, spinti dalla passione per le proprie radici, provano a costruire un avvenire che valorizzi la storia, i prodotti e la bellezza dei loro paesi.
Il percorso iniziava con un video introduttivo, dopo il quale i visitatori potevano liberamente andare alla scoperta dei borghi selezionati, raccontati attraverso grandi immagini, video e una breve descrizione di ciascuno di essi: Polizzi Generosa (Sicilia), Rocca Calascio (Abruzzo), i comuni Val di Taro e Berceto (Emilia), Ulassai (Sardegna), Roseto Capo Spulico (Calabria), Castelpoto (Campania), Cerveno (Lombardia), i comuni dell’Aniene (Lazio), Greccio (Lazio), Borgo Valsugana (Trentino).
Ancora, c’è stata occasione di parlare di slow tourism nel corso del panel I cammini e la rigenerazione dei territori in Umbria, tenutosi nello stand dell’Umbria sempre nella giornata di domenica alla presenza della Presidente di Regione Donatella Tesei, del Commissario Straordinario del Governo per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e i Frati Minori. L’Umbria, infatti, grazie all’ordinanza 128 con cui la Struttura commissariale finanzia interventi di valorizzazione sui cammini dell’Appennino centrale, sta investendo significativamente in progetti di turismo lento e rigenerazione dei territori, in particolare per la valorizzazione dell’ex ferrovia Spoleto-Norcia da trasformarsi in una ciclovia. Anche le Marche stanno lavorando a una strategia complessiva sui cammini Francescano della Marca, dei Cappuccini e sulla via Lauretana. Investimenti importanti e ragionati sono inoltre previsti in occasione degli appuntamenti internazionali che attireranno visitatori da tutto il mondo nei prossimi anni: il Giubileo 2025, l’Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 2028.
Non solo borghi e turismo, tuttavia, in questa ricca edizione del Meeting. Altri argomenti al centro dei dibattiti e delle mostre sono stati l’educazione, in particolare le competenze non cognitive, alla presenza, tra gli altri, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara; l’informazione televisiva, grazie all’incontro con i Direttori dei TG italiani; disagio mentale e compassione; l’interessante panel Il viaggio verso l’essenziale in Cormac McCarthy, con Stas’ Gawronski, autore televisivo e insegnante, accompagnato da Alessandro Zaccuri, scrittore. Proprio l’essenziale è stato il tema di questa edizione, dal titolo Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?. Il cardinale Mauro Gambetti, Presidente della Fondazione Fratelli tutti, nell’omelia alla messa celebrata nell’ultimo giorno del Meeting ha provato a dare la sua risposta al tema della ricerca dell’essenziale, come anche ha fatto Roberto Salbitani, uno dei maestri italiani della scena fotografica, che attraverso il bianco e il nero ha raccontato il suo “essenziale”, nella vita e nella fotografia. E così ancora attraverso la musica, gli spettacoli, l’arte, il mondo del lavoro, l’editoria, le organizzazioni non profit e molto altro, in una comunione di menti, persone e popoli che hanno stimolato per una settimana la riflessione e la solidarietà.