Sorpresa ai Golden Globe, vincono "Boyhood" e "Grand Budapest Hotel" - Affaritaliani.it

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Sorpresa ai Golden Globe, vincono "Boyhood" e "Grand Budapest Hotel"

Sorpresa ai Golden Globe, i riconoscimenti a film e serie tv attribuiti dalla stampa estera e considerati tradizionalmente un'anticamera degli Oscar (le nomination si sapranno giovedì prossimo). I principali riconoscimenti sono andati al film drammatico di Richard Linklater Boyhood (anche miglior regista e miglior attrice non protagonista) e alla commedia di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel. Battuti i favoriti Selma e Birdman.

Il film con Ethan Hawke e Patricia Arquette (premiata come miglior attrice non protagonista) è stata un'avventura durata 12 anni per il regista di Prima dell'alba: Boyhood racconta infatti la crescita di un ragazzino, Mason, che assieme alla sorella Samantha vive un viaggio emozionale e trascendente attraverso gli anni, dall'infanzia all'età adulta. Ma se il film di Linklater con la sua straordinaria esperienza produttiva poteva ambire al premio, un vero e proprio colpo di scena è stato il riconoscimento a The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson che narra le avventure di Gustave H, leggendario concierge di un lussuoso e famoso albergo europeo (Ralph Fiennes), e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico.

"LE STAR DICONO: JE SUISE CHARLIE" - Le grandi star di Hollywood hanno reso omaggio ed espresso solidarieta' alle vittime della strage di Parigi. Sfilando sul tappeto rosso della 72esima edizione del Golden Globe George e Amal Clooney, Helen Mirren, Kathy Bates e Diane Kruger hanno mostrato spillette con la scritta ormai icona "Je Suis Charlie", dal nome del settimanale satirico Charlie Hebdo colpito a morte il 7 gennaio. Altre le star sono state piu' prudenti, stessa linea seguita dalla stampa Usa che ha deciso, tra molte polemiche, a differenza dei colleghi europei, di non ripubblicare le vignette di Charlie Hebdo.

CLOONEY E AMAL - Clooney ha ricevuto il Cecil B. Demille, un importante riconoscimento che attesta il suo impegno nel campo umanitario e in particolare per avere denunciato a più riprese i crimini in Darfur. Durante il discorso di ringraziamento ha detto: "Oggi è un giorno straordinario. Milioni di persone hanno marciato non solo a Parigi ma in tutto il mondo ed erano cristiani, ebrei, musulmani, i leader del mondo. Non hanno fatto una marcia di protesta ma una marcia di sostegno all'idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie." Tutti gli occhi erano anche per Amal e il suo primo tappeto rosso dopo le nozze di settembre a Venezia e alla moglie Clooney ha detto dal palco: "Ti fa sentire umile quando trovi qualcuno da amare e ancor di più quando lo hai aspettato tutta la vita. Amal qualunque sia l'alchimia che ci ha portato insieme non potrei essere più orgoglioso di essere tuo marito".

FILM


    
    Miglio dramma
    "Boyhood"



    Miglior commedia
    "The Grand Budapest Hotel"



    Miglior attore, dramma
    Eddie Redmayne, "The Theory of Everything"


    
    Migliore atrice, dramma
    Julianne Moore, "Still Alice"


    
    Miglior attore, commedia
    Michael Keaton, "Birdman"



    Miglior attrice, commedia


    Amy Adams, "Big Eyes"
    
    Miglior attore non protagonista


    J.K. Simmons, "Whiplash"
    
    Migliore atrice non protagonista


    Patricia Arquette, "Boyhood"
    
    Miglior regista


    Richard Linklater, "Boyhood"

    Miglior film in lingua straniera


    "Leviathan," Russia

golden globe 2015 (2)

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